Dalla Regione 50 milioni per sostenere il "sistema neve" e l'industria dello sci
L’investimento più consistente, ovvero 47,5 milioni, va allo sci di discesa, mentre 2,5 milioni sono destinati allo sci di fondo
E' di 50 milioni di euro l'investimento che la Regione Piemonte effettuerà per lo sviluppo, la valorizzazione e la riqualificazione del "sistema neve" dell'industria dello sci con un bando che verrà pubblicato nel prossimo mese di gennaio.
Fondi per il "sistema neve"
Le risorse, provenienti da fondi europei, saranno destinati agli enti locali, primi fra tutti gli 80 Comuni interessati da comprensori sciistici, le Province, la Città Metropolitana di Torino, le Unioni di Comuni, le forme associative che coinvolgono enti locali anche costituite con lo specifico scopo di partecipare al finanziamento.
L’investimento più consistente, ovvero 47,5 milioni, va allo sci di discesa. I rimanenti 2,5 milioni sono destinati allo sci di fondo.
Le risorse per lo sci di discesa sono ripartite secondo tre ambiti territoriali: il 35 per cento alle stazioni della provincia di Cuneo; il 45 per cento alle stazioni ubicate nel territorio della Città metropolitana di Torino; il 20 per cento alle stazioni delle province di Biella, Vercelli, Verbano Cusio Ossola e Alessandria. Ai comprensori composti da grandi stazioni non locali potranno andare al massimo 12,5 milioni, quelli formati da stazioni locali o microstazioni potranno ottenere fino a 8,5 milioni. L’aggiudicazione delle risorse verrà resa nota alla fine di luglio 2025.
"Questo bando è la conferma dell’impegno della Regione per sostenere uno dei settori più importanti del turismo del Piemonte, come dimostrano i numeri, ma anche il principale motore economico per molte vallate - hanno affermato il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Montagna Marco Gallo -. Ecco perché questi 50 milioni, lo stanziamento più corposo di un pacchetto complessivo di risorse che si avvicina ai 70 milioni comprendendo tra gli altri anche i contributi per gli impianti delle Universiadi di Torino, sono un investimento strategico sul futuro delle terre alte. Occorre investire anche per attrarre nuovi capitali dall’estero, come è accaduto con il fondo inglese Icon per le stazioni della Vialattea e di Bardonecchia. Segno che le nostre montagne sono attrattive, come confermano anche i tre milioni di giornate di sci ogni anno, ma devono sapersi innovare e tenere il passo di un settore in continua evoluzione".
L’assessore Gallo ha anche anticipato un pezzo di futuro: "Stiamo studiando la formula per lanciare anche in Piemonte il biglietto unico. L’idea è di partire con la sperimentazione il prossimo anno, iniziando da maestri di sci e tesserati Fisi, per testare il format migliore".