Il "body stuffing" è in ascesa: tre arresti a Torino

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TORINO - Nelle zone della "movida" del capoluogo piemontese sembra essere una pratica sempre più in aumento per sfuggire all'arresto: ingoiare gli ovuli di sostanze stupefacenti.

L’ingegno umano,
quando si tratta di ricavare denaro, non ha limiti, neppure quando
tali attività, oltre ad essere illegali, possono rappresentare un
serio rischio per la salute
”.

Così,
nel lontano 1973, Deitel e Syed descrissero per la prima volta
l’utilizzo del tubo digerente come mezzo di trasporto di droghe. Il
fenomeno, denominato “body stuffing”, riguarda il trasporto
illegale di droga (cocaina ma anche eroina) mediante occultamento nel
corpo.

Molto
spesso i body stuffer, detti anche “mini packer”, sono piccoli
trafficanti o consumatori che, temendo di essere scoperti dalla
polizia, impulsivamente ingoiano gli involucri di stupefacente pronti
per lo smercio al dettaglio. Obiettivo: evitare l’arresto da parte
delle forze dell’ordine.

Tale
pratica ha ormai raggiunto una elevata percentuale di successo;
sempre più spesso, gli operatori di polizia sul territorio, durante
i controlli antispaccio nelle zone della movida, si imbattono in
pusher, per lo più di provenienza straniera che, alla loro vista,
deglutiscono frettolosamente decine di ovuli pur di sottrarsi
all’arresto.

La
scorsa settimana, 3 ventenni di provenienza extracomunitaria
(rispettivamente dalla Nigeria, Gabon e Burkina Fasu) sono stati
sorpresi, in due diverse circostanze, da personale della Squadra
Volante mentre parlavano a bassa voce con dei cittadini italiani che
si erano affiancati a loro con fare circospetto, ricevendo poi
qualcosa in cambio di denaro. Avvicinati per essere sottoposti a
controllo, i tre, che hanno tutti precedenti specifici per tale
tipologia di reato, con mossa fulminea hanno portato alla bocca ed
ingoiato diversi involucri termosaldati contenenti stupefacente.

In
considerazione della pericolosità di tale pratica (è infatti
possibile che il body stuffer vada incontro anche a gravi
complicazioni, quali l'occlusione intestinale e l'intossicazione
acuta per rottura degli involucri), gli arrestati, prima di essere
tradotti in carcere, sono stati sottoposti a controllo medico
ospedaliero, che ha confermato la presenza di corpi estranei nella
loro cavità gastrica.

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