Consegnati a Torino i diplomi a 38 nuovi micologi
TORINO - Sono stati consegnati stamattina presso la sede dell’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte i 38 diplomi di micologo agli studenti che hanno brillantemente superato l’esame al termine del secondo corso di formazione nazionale organizzato da Regione Piemonte, Regione Liguria, Università di Torino, Università di Genova e Spin Off Micamo Lab.
«Mi congratulo con i neodiplomati e gli organizzatori del corso – commenta l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi - che hanno portato a termine questo complesso e impegnativo percorso, nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia. Negli ultimi anni, anche a causa dei pensionamenti, è avvenuto un rilevante turn-over di personale operante nella Sanità pubblica e gli ispettorati delle Asl si sono trovati in notevole sofferenza per carenza di micologi qualificati. Bisogna ricordare che le attività di certificazione dei funghi freschi posti in commercio, la consulenza ai raccoglitori privati, le consulenze ai Pronto Soccorso degli Ospedali in caso di intossicazione, costituiscono uno specifico Lea, Livello essenziale di assistenza che il Servizio Sanitario delle Regioni è tenuto a fornire a tutti i cittadini».
La figura professionale del micologo è stata introdotta nel 1996 dal Ministero della Salute per qualificare coloro che svolgono “l’attività di riconoscimento e di controllo dei funghi epigei, nell’ambito di strutture pubbliche o private”.
A distanza di 25 anni, la qualifica di micologo è oggi stata attribuita a oltre 3.000 operatori, i cui nominativi risultano iscritti nel Registro nazionale dei micologi presso il Ministero della Salute.
Il percorso formativo attivato grazie alla partnership fra le Regioni Liguria e Piemonte è l’unico a livello nazionale che vede tra i protagonisti le Università, in particolare il Corso di laurea in Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro dell’Università degli Studi di Torino e il Laboratorio di micologia del Dipartimento di Scienze della terra dell’ambiente e della vita (Distav) dell’Università degli studi di Genova.
La giornata di oggi è stata anche l’occasione per presentare il nuovo corso 2022-2023 che sta per avere inizio.