La scuola del Piemonte incontra i propri rappresentanti in Parlamento

La scuola del Piemonte incontra i propri rappresentanti in Parlamento
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TORINO - Le organizzazioni sindacali della scuola piemontese hanno invitato in conferenza stampa i propri rappresentanti in Parlamento per spiegare le ragioni per le quali il personale della scuola è stato chiamato alla mobilitazione e allo sciopero unitario nazionale.

"Il Decreto Legge 36/22 entra a gamba tesa riguardo all’autonomia scolastica e alla libertà d’insegnamento, a pregiudizio dei principi della Scuola della Costituzione e con un intervento che introduce cambiamenti radicali su reclutamento, formazione in servizio incentivata e sviluppo professionale. - spiegano i sindacati - Si sottraggono risorse alla scuola attraverso il taglio agli organici (11.600 posti), alla carta docente per la formazione e ai fondi per l’offerta formativa delle scuole, senza alcun confronto e discussione e togliendo a tutti per dare a pochi".

"Durante la conferenza stampa è stata illustrata la situazione con uno sguardo alla nostra regione, presentando gli attuali posti disponibili e vacanti. Il ricorso al precariato è alto in Piemonte: occorre un percorso semplice, condiviso e strategico e non un sistema complicato, costoso e lungo per i futuri insegnanti. - continuano - Il previsto taglio degli organici, volto a finanziare i percorsi formativi, non permetterà, in particolare in Piemonte e pur a fronte del calo demografico, né le stabilizzazioni dei precari né alcun miglioramento dell’offerta formativa. Il Governo attraverso questo decreto invade materie di natura contrattuale e che richiederebbero invece un intervento legislativo non assunto d’autorità e con le caratteristiche dell’urgenza: sulla scuola si deve ragionare, riflettere e non farne terreno di scontro o di risparmio!".

"Le Organizzazioni Sindacali chiedono che attraverso il contratto vengano affrontate le annose problematiche che riguardano il personale della scuola, a partire dalla tutela dei salari attraverso una retribuzione dignitosa e rispettosa delle professionalità e dell’attività svolta in questi anni, senza dimenticare la stabilizzazione del personale, la revisione dei profili professionali ATA e il giusto riconoscimento delle elevate professionalità". - concludono i sindacati.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il senatore Mauro Laus (PD), la senatrice Elisa Pirro (M5S), il senatore Lucio Malan (FdI) e la responsabile regionale per la scuola Maria Luisa Masturzo (Articolo 1).

Come riportato dalle organizzazioni sindacali, "i rappresentanti della politica che hanno voluto accogliere l’invito, dando attenzione al mondo della scuola, hanno espresso preoccupazione per le questioni esposte dai segretari regionali Penna, Limone, Meli, Grillo e Manca e si sono impegnati a riportare la ragioni e le riflessioni ai rappresentanti delle commissioni competenti, facendosi garanti dell’esame dei numerosi emendamenti.

"Lunedì 30 maggio il mondo della scuola scenderà in piazza per i temi esposti alle forze politiche e per avere risposte adeguate."

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