Quargnento: autopsia ancora in corso sui 3 corpi. Migliorano i feriti

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In Procura ad Alessandria si lavora senza sosta: sono queste infatti le ore che potrebbero rivelarsi più redditizie per capire la dinamica dello scoppio della cascina di Quargnento e indirizzare così le indagini verso un probabile colpevole.

Davanti a palazzo di giustizia per tutto il pomeriggio c’è stato un gran via vai di persone: bocche cucite, ma si sa che è ancora in corso l’autopsia sui corpi martoriati dei tre vigili del fuoco morti e che se verrà dato il nulla osta, i funerali di Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonio Candido, potrebbero svolgersi nella giornata di venerdì.

Il servizio andato in onda nel nostro TG

Il procuratore capo Enrico Cieri procede al momento contro ignoti: due i reati ipotizzati: crollo doloso e omicidio plurimo, perché, ha commentato, riteniamo che chi ha provocato la morte dei nostri tre eroi, l’aveva messo in conto.

Questa mattina ad Alessandria è arrivato anche il comandante generale dell’arma dei carabinieri, Giovanni Nistri.

Per il momento, come persone informate sui fatti ci sono Giovanni Vincenti, il proprietario della cascina di Quargnento, il figlio e i suoi genitori.

Da quello che si è appreso, Vincenti, che si dice distrutto per quanto è accaduto, avrebbe negato le voci sui dissapori famigliari, circolate nella giornata di ieri, subito dopo la tragedia. E sempre secondo voci non confermate, avrebbe fornito agli inquirenti alcuni nomi di sospettati.

Intanto anche oggi nell’area dove fino all’altra notte sorgeva la cascina di via San Francesco, si è continuato a scavare: in Procura vogliono capire se tra le macerie ci sono ancora altre bombole e altri timer, o comunque altri elementi che possono essere utili all’indagine. La zona è stata bonificata e messa in sicurezza. Un altro elemento sul quale si sta indagando è anche stabilire se i vetri rotti della casa, si siano frantumati in seguito all’esplosione, o se siano stati infranti da qualcuno per entrare nella cascina e depositare quindi le bombole di gas e il timer che poi hanno determinato la deflagrazione.

Tanti gli elementi ai quali dare un ordine per colmare quella sete di verità che tutta Italia attende.

Intanto stanno lentamente migliorando le condizioni dei tre feriti ricoverati negli ospedali di Asti e Alessandria. Venerdì molto probabilmente verrà operato Roberto Borlengo, il carabiniere 31enne che la notte tra lunedì e martedì, quando si trovava sotto le macerie è riuscito ad afferrare il cellulare e a dare l’allarme. Con lui in ospedale ad Asti, si trova anche uno dei due vigili del fuoco feriti, anche Luca Trombetta, che ha riportato un trauma alla schiena. Il caposquadra dei vigili del fuoco Giuliano Dodero, invece ad intervento chirurgico ad una gamba, che ha avuto esito positivo, è stato sottoposto la scorsa notte.

Intanto continuano, dopo la commovente serata di ieri davanti alla caserma dei vigili del fuoco di Alessandria, le dimostrazioni di affetto e di dolore della gente comune, che ferita al petto, si stringe nel ricordo di tre giovani uomini, che hanno dovuto fermare il loro tempo troppo presto, quando la loro missione di angeli, era da poco cominciata.

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