San Giorgio Canavese

Tentano di truffare un'anziana spacciandosi per Carabinieri: un arresto e una denuncia

La truffa è stata sventata grazie alla nipote che ha capito cosa stava avvenendo e ha fermato la vittima

Tentano di truffare un'anziana spacciandosi per Carabinieri: un arresto e una denuncia
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I Carabinieri di San Giorgio Canavese hanno arrestato un ventenne per tentata truffa aggravata ai danni di un'anziana e denunciato un 41enne.

Tentano di truffare un'anziana

La mattina del 26 ottobre, un’anziana signora, viene contattata da dei sedicenti Carabinieri di Ivrea che le comunicano: "Suo figlio ha investito un anziano di 85 anni, l’uomo è in pericolo di vita. Deve pagare 8.200 euro in contanti altrimenti suo figlio andrà in carcere”. La donna non capisce, si agita, tenta di avere maggiori informazioni ma il panico prende il sopravvento. Esegue tutte le istruzioni, raccoglie 8200 euro in contanti che custodisce in casa, li mette in una busta e la chiude con la spillatrice. Scende in strada dove ad attenderla c’è un certo “Andrea”, un altro finto Carabiniere, al quale dovrà consegnare i soldi.

La nipote, che vive al piano di sopra, incrocia la vittima nel cortile e capisce cosa sta succedendo. Accompagna la nonna dentro casa e chiama il padre, spiegandogli che la nonna era stata truffata. L’uomo rientra e contemporaneamente anche lo zio, figlio della parte offesa e ignaro di tutto, fa ritorno. Mentre tutti sono in cortile a discutere di quanto accaduto, dal muretto del viale si scorge un ragazzo, sembra controllare la situazione. Tale comportamento non sfugge ai presenti che insospettiti gli corrono incontro e lo bloccano in attesa dell’arrivo dei Carabinieri. La scena è seguita a distanza da un altro soggetto che, capito il pericolo, fugge a bordo di un’ autovettura.

I Carabinieri di San Giorgio Canavese, unitamente ai colleghi del N.O.R. – Sezione Operativa di Ivrea, attraverso le testimonianze e all’analisi tecniche sono inoltre riusciti a risalire al complice, un 41 italiano. Il giovane di 20 anni è stato arrestato perché gravemente indiziato di tentata truffa aggravata  ed accompagnato presso la casa circondariale di Ivrea, mentre il complice è stato denunciato per il medesimo reato.

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