Di Maio rassicura su concessioni Cambogia per riso, Confagricoltura apprezza

Di Maio rassicura su concessioni Cambogia per riso, Confagricoltura apprezza
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL COMUNICATO DI CONFAGRICOLTURA ALESSANDRIA

In
seguito alle sollecitazioni di Confagricoltura, che nei giorni scorsi aveva
rimarcato la necessità che la sospensione delle concessioni commerciali
concesse dall’Unione europea alla Cambogia riguardasse anche il riso, il
ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio ha risposto al presidente di
Confagricoltura Massimiliano Giansanti.

Nella
risposta il ministro assicura di aver contestato, d’intesa con il ministro
delle Politiche agricole Teresa Bellanova, la mancata introduzione del riso
nell’elenco dei prodotti e di avere formalmente chiesto alla Commissione
europea di modificare in tal senso la copertura della sospensione tariffaria.
Una posizione, come il ministro tiene a precisare, verrà ribadita a tutti i
livelli nei passaggi procedurali successivi all’iter di adozione del
provvedimento.

Confagricoltura
evidenzia che la sospensione delle concessioni tariffarie a favore della
Cambogia a seguito dell’accertamento, in linea con quanto già riscontrato
dall’ONU, di ripetute violazioni dei diritti umani, civili e del lavoro,
secondo la bozza messa a punto dai servizi della Commissione Ue, non
riguarderebbe il riso a causa della clausola di salvaguardia già in vigore sul
riso lavorato Indica in arrivo dalla Cambogia.

“La clausola di salvaguardia – evidenzia il presidente di Confagricoltura Alessandria e componente della Giunta nazionale, Luca Brondelli di Brondelloha motivazioni del tutto diverse. È stata, infatti, introdotta per frenare un flusso crescente di importazioni che ha destabilizzato il mercato risicolo della Ue, a danno in primo luogo dell’Italia, primo Paese produttore in ambito europeo. La Cambogia resta comunque il primo fornitore di riso dell’Unione”.

Confagricoltura
ricorda che la decisione della Commissione europea sarà formalizzata il
prossimo 12 febbraio e passerà quindi al vaglio del Parlamento europeo e del
Consiglio.

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