Fornaro: presentata interrogazione su futuro Sogin, responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani

Fornaro: presentata interrogazione su futuro Sogin, responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani
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ALESSANDRIA- "Il governo deve dare risposte ai lavoratori"

Presentata dall'Onorevole Federico Fornaro al Ministro dell'Economia e delle Finanze l'interrogazione sul futuro di Sogin, la società di Stato responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani e dela gestione dei rifiuti radioattivi, compresi quelli prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare.

“A poche settimane dalla scadenza della gestione commissariale di Sogin sul suo futuro regna l’incertezza più assoluta. - ha scritto in una nota Fornaro - Il governo deve dare risposte ai lavoratori, alle rappresentanze sindacali e alle amministrazioni locali interessate in ragione anche del carattere strategico dell’attività dell’azienda. Per questo ho presentato oggi un’interrogazione al ministero dell’ambiente nella speranza che si possa fare in tempi rapidi chiarezza sulla vita di Sogin”.

La società è interamente partecipata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e opera in base agli indirizzi strategici del Governo; con il Decreto Legge n.73, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 143, del 21 giugno 2022, è stato disposto il commissariamento della Società.

Tale commissariamento dura in carica un anno e può essere prorogato in seguito alla valutazione sul raggiungimento degli obiettivi previsti dal decreto di nomina;

a otto mesi dal commissariamento l’azienda sta vivendo una situazione molto grave: con l’ annullamento dei principali appalti finalizzati allo smantellamento del materiale radioattivo e alla realizzazione del deposito nazionale l’azienda è ferma, non ci sono attività rilevanti in nessun sito, oltre a persistere una grave carenza di personale, soprattutto nei territori, tanto da mettere in difficoltà la stessa gestione ordinaria e la messa in sicurezza degli impianti. La scelta del Governo di togliere la componente a2 della bolletta elettrica, destinata alla copertura dei costi per lo smantellamento delle centrali nucleari dismesse, alla chiusura del ciclo del combustibile nucleare e alle attività connesse, lascia l’azienda in una grande incertezza finanziaria che ne mette a rischio l’ intera attività;

lo scorso 6 marzo i lavoratori dell’azienda con le RSU delle centrali e degli impianti, le rappresentanze sindacali territoriali e nazionali della FILCTEM CGIL hanno manifestato sotto il ministero dell’Economia e della Finanza per portare all’attenzione del Governo la grave situazione presente. L'O.S. FILCTEM ha sottolineato, inoltre, come l’organo commissariale non abbia determinato quella discontinuità necessaria dalla gestione precedente, non abbia saputo rilanciare l’ azienda né presentare un piano industriale adeguato.

quali iniziative e con quali tempi, visto l’approssimarsi della scadenza del commissariamento, il Governo intenda agire per rilanciare l’attività di Sogin, salvaguardare l’occupazione dei lavoratori diretti e dell’indotto e, nel complesso, sostenere il fondamentale compito che l’azienda svolge per la sicurezza ambientale del nostro Paese.

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