Incontro a Roma per Arcelor Mittal (ex Ilva): gli scenari
Due scenari: uno il sit in di lavoratori e sindacati davanti alla direzione dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal (ex Ilva) di Taranto, l’altro quello in corso a Roma tra il premier Giuseppe Conte, il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli e i vertici di ArcelorMittal.
In entrambi i casi, al centro, c’è il dossier Ilva e la catastrofe industriale, ambientale e sociale che potrebbe travolgere gli oltre 10.000 lavoratori del gruppo e che, a sua volta, potrebbe avere conseguenze pesantissime sull’indotto. Oggi è la giornata in cui ArcelorMittal avvierà la procedura di retrocessione dei rami d'azienda con la restituzione degli impianti e dei lavoratori ad Ilva in Amministrazione straordinaria: una presa di posizione che richiederà alcuni giorni prima dell’effettivo passaggio delle chiavi del colosso siderurgico consegnate dal gruppo angloindiano al governo italiano. Fatto sta che il premier Giuseppe Conte, che ha annunciato che sugli impegni presi si sarà inflessibili, perchè non si può pensare di cambiare una strategia imprenditoriale adducendo a giustificazione lo scudo penale, se la sta vedendo in queste ore non solo con i vertici di ArcelorMittal ma anche con una maggioranza fino a ieri divisa, ma che si sta ora cercando di ricompattare nell’interesse dei lavoratori. Conte e Patuanelli si sono seduti al tavolo con una convinzione: che anche con l'immunità il contratto non è eseguibile. Il problema dell’azienda – come riferisce una fonte governativa - non è lo scudo ma la sostenibilità della produzione e la quantità di dipendenti. La multinazionale starebbe quindi giocando al rialzo per rinegoziare "con il coltello dalla parte del manico". In attesa e pronti alla mobilitazione anche i lavoratori ex Ilva di Novi Ligure, nell’Alessandrino e dello stabilimento di Cornigliano a Genova.