Tra una settimana riprende la scuola: le regole per il rientro in classe
Scuola ai nastri di partenza, il prossimo 12 settembre in gran parte d’Italia, con una serie di incognite legate al Covid ed al risparmio energetico.
In realtà una parte della popolazione studentesca è tornata già questa mattina fra i banchi (si tratta dell’infanzia in Lombardia e nella provincia di Trento), mentre in Valle d’Aosta e Sicilia le lezioni inizieranno il 19 settembre. Il rientro sarà senza l’obbligo della mascherina, ad eccezione dei fragili e non ci sarà la Dad: gli studenti con sintomi respiratori di lieve entità e senza febbre dovranno indossare le Ffp2 fino alla risoluzione dei sintomi e igienizzare le mani con maggior frequenza.
E la didattica a distanza – ha precisato il ministro dell’Istruzione – è esclusa anche nel contesto “caro energia”: "La scuola – è stato ribadito – deve essere l’ultima a essere toccata".
Intanto in Piemonte l’Edisu, l'ente regionale per il diritto allo studio universitario che gestisce anche mense, aule studio e residenze per studenti, pari a circa 2.200 posti letto nel complesso –, fa sapere che attuerà una serie di misure per cercare di far fronte ai rincari, come abbassare la pressione dell'acqua calda all'interno delle docce degli studenti del Piemonte, e concentrare il bisogno di luce nelle sedi, così come predisporrà nuovi infissi per non disperdere calore.
Sul fronte nomine, l’Ufficio Scolastico Regionale piemontese conferma una copertura dei docenti di oltre il 96%, ad una settimana dall’inizio, pur restando alto il numero dei precari. Al contempo sono in arrivo le risorse del Pnrr: 405 milioni di euro, di cui 268 destinati all'edilizia scolastica, la metà dei quali per costruire asili nido e materne. Altri 110 andranno all'innovazione e allo sviluppo di competenze digitali. Infine, 27 milioni saranno destinati alla dispersione scolastica.