Caro bollette in Piemonte: dalla Regione arrivano 2,5 milioni di euro
Boccata di ossigeno da due milioni e mezzo di euro per i tanti cittadini piemontesi alle prese con il caro bollette, reduci dalla crisi post pandemia e che ogni mese devono pagare l’affitto della propria abitazione e che abitano nei Comuni più «virtuosi».
La Regione, su proposta dell’assessore regionale alla Casa, Chiara Caucino, ha deciso di rifinanziare le Agenzie sociali per la locazione e assegnare, nel 2022, maggiori risorse ai comuni che hanno presentato dal 2014 al 2021 una maggiore percentuale di spesa sulle risorse assegnate dall’Ente di piazza Castello nello stesso periodo, distribuendo le risorse regionali a disposizione per il 2022 con un criterio di ripartizione premiante per le Città che abbiamo raggiunto, fino al 2 settembre 2022, una maggiore percentuale di risorse a sostegno dei nuclei familiari in condizioni di svantaggio economico e sociale.
La giunta, sempre su proposta di Caucino, ha deciso inoltre di prevedere un ampliamento della platea dei beneficiari stabilendo che le risorse possano essere utilizzate dai Comuni, in via sperimentale, anche per il pagamento delle mensilità nel caso una famiglia non ce la faccia a pagare l’l'affitto: si tratta di 8 mensilità che verranno anticipate.
Tra i beneficiari figurano anche i genitori legalmente separati o divorziati che, per effetto della sentenza o accordo omologato ai sensi della normativa vigente, non abbiano la disponibilità della casa coniugale di cui sono proprietari.
«L’aggravarsi della crisi internazionale e il caro bollette - spiega Caucino - rischiano di innescare una vera e propria bomba sociale. Provvedimenti come questo dimostrano come il mio assessorato, nei limiti del bilancio disponibile, stia facendo tutto il possibile per aiutare i più fragili, con l’auspicio di individuare presto nuova liquidità in grado di aumentare l’elargizione». «Fondamentale - prosegue Caucino - anche il principio di premialità, che valorizza i Comuni più virtuosi, stimolando tutti, in questo modo, a sfruttare al meglio le risorse che la Regione mette a disposizione. L’obiettivo è sempre lo stesso: difendere i più fragili e sostenere le situazioni di oggettiva, incolpevole, difficoltà».