Liguria, peste suina: approvato il piano regionale di interventi urgenti per tutelare la pubblica incolumità

Liguria, peste suina: approvato il piano regionale di interventi urgenti per tutelare la pubblica incolumità
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GENOVA - La Giunta regionale, su proposta del vicepresidente con delega all’Agricoltura Alessandro Piana e dell’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, ha approvato il PRIU (Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale) finalizzato a prevenire e contenere la diffusione del virus Psa in Liguria.

Il piano, che sarà trasmesso al Commissario straordinario alla peste suina africana, prevede l’incremento del prelievo venatorio da parte delle squadre di caccia, aumentando gli abbattimenti annuali del 180%, tramite la promozione della caccia di selezione del cinghiale e il contemporaneo aumento delle attività di controllo.

Contemplati nel PRIU anche il coinvolgimento degli enti gestori delle aree protette nazionali e regionali, il blocco di tutte le azioni di foraggiamento che non siano propedeutiche alle catture, il prosieguo della collaborazione di ATC (Ambiti territoriali di caccia) e CA (comprensori Alpini) per il depopolamento, l’adozione di misure correttive e l’attivazione di ulteriori corsi di formazione e informazione. Il documento tiene conto dei pareri di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e CEREP (Centro referenza nazionale Pesti Suine).

“Il Piano stabilisce le modalità e aumenta i quantitativi dei capi da prelevare per dare risposta alle necessità del territorio – spiega il vicepresidente Alessandro Piana- e per abbassare significativamente il rischio di incidenti stradali o di danni alle persone oltre che per tutelare la nostra agricoltura. Continueremo a dare priorità alle segnalazioni per pubblica incolumità e, per i danni alle colture, la precedenza alle aziende agricole e agli agriturismi. Il controllo e il monitoraggio ci consentiranno di essere aderenti ai criteri stabiliti con larga condivisione”.

“Pur ricordando che la Psa non è trasmissibile all’uomo è nostro dovere porre in essere tutte le misure sanitarie che contengano ulteriormente questo virus – aggiunge l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola - Con questo testo si accresce il livello di biosicurezza sia per gli animali in libertà sia per gli allevamenti privati”.

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