RSA, Canalis (PD): "Icardi nega il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori e delle famiglie"

RSA, Canalis (PD): "Icardi nega il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori e delle famiglie"
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ALESSANDRIA - Monica Canalis, vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale ha così commentato le parole dell'Assessore Icardi relativamente alle RSA.

"Icardi dichiara che i suoi interlocutori sono solo i gestori delle case di riposo. Grave negare il ruolo degli altri due soggetti coinvolti nelle Rsa: i rappresentanti dei lavoratori e quelli delle famiglie".

Secondo Canalis non è la prima volta che l’Assessore Icardi sbaglia la mira sulle Rsa. "Ricordiamo infatti che per tutto il 2020, in piena esplosione pandemica, si era ostinato a definire le Rsa soggetti privati estranei al Sistema Sanitario Regionale, nonostante si tratti di enti concessionari di pubblico servizio, accreditati con le Asl e in larga misura finanziati dal SSR tramite convenzione."

Oggi, mercoledì 7 dicembre, l'Assessore Icardi ha dichiarato all’edizione cuneese de La Stampa che “abbiamo tavoli di lavoro aperti, i nostri interlocutori sono le case di riposo con cui abbiamo raggiunto accordi importanti”.

Secondo Canalis a questi tavoli siedono solo le forze datoriali e mancano le altre parti sociali, cioè i rappresentanti dei lavoratori e quelli degli utenti.

"E' preoccupante assistere all’attacco nei confronti dei sindacati dei pensionati, la cui rappresentatività è indiscutibile".

E prosegue: "Un grosso errore di metodo, manifestatosi anche in occasione dell’adeguamento delle tariffe nelle Rsa, a cui si aggiunge un errore di merito: i nuovi voucher per le persone non autosufficienti finanziati con il Fondo Sociale Europeo non sono una misura stabile e strutturale".

I nuovi voucher hanno una durata di due anni e sulla loro prosecuzione si esprimerà la prossima Giunta regionale.

Canalis conclude: "Ribadiamo il carattere di aleatorietà, occasionalità e temporaneità di questa misura. Il ricovero in Rsa con convenzioni sanitarie configura un diritto, universale, non soggetto a ISEE e costituzionalmente fondato, mentre il voucher Scelta Sociale si configura come un “contributo” una tantum, che oggi c’è e domani non c’è più".

Il voucher dovrebbe partire a gennaio 2023, ma sembrano ancora non chiare le modalità di selezione dei beneficiari e di erogazione delle somme.

"Si rischia una gran confusione e una cattiva gestione di fondi europei. Chi farà i controlli sulle caratteristiche dei beneficiari e sul loro diritto a ricevere il voucher?"

Il comunicato di Canalis inoltre conclude con queste parole: "La Giunta Cirio, invece di attaccare i Sindacati e fare annunci a vanvera sul 2025, pensi piuttosto a soccorrere i Comuni nel sostenere l’aumento della quota alberghiera/sociale per i ricoveri in Rsa, garantisca la saturazione dei posti letto in convenzione, aumenti il numero di posti letto in convenzione e soprattutto riformi il modello di cura, dai minutaggi all’integrazione sociosanitaria. Senza sostituire la spesa sanitaria con i voucher sociali del Fondo Sociale Europeo".

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