Arrivano 1,5 milioni di euro per il restyling della facciata del Teatro Nazionale di Genova
GENOVA - Dalla Regione Liguria arrivano un milione e 500.000 euro per il rinnovo della facciata del Teatro Nazionale di Genova. Per il presidente Toti «diventerà una finestra artistica e interattiva sulla città».
Con il Fondo Strategico Nazionale 2023 il Teatro Nazionale di Genova vedrà il restyling della sua facciata. Secondo il presidente e assessore alla Cultura di Regione Toti «il Teatro Nazionale di Genova è tra le più importanti e prestigiose istituzioni teatrali della città e della Liguria. Per questo motivo, d'accordo con il direttore Livermore, non abbiamo voluto farci scappare l'occasione di contribuire al restyling della facciata del Teatro, che non rappresenta banalmente un intervento di restauro, ma di innovazione e trasformazione della stessa in una finestra artistica e interattiva sulla città per comunicare al pubblico, con un forte impatto visivo, le emozioni, l'arte, il divertimento, la commozione che si vivono sul palcoscenico di questo splendido Teatro. I fondi destinati al rifacimento della facciata del Nazionale di Genova sono un maxi investimento con cui valorizzare il nostro patrimonio culturale come asset strategico di sviluppo del territorio e formidabile attrattore turistico. In questo senso – continua Toti – Regione Liguria continuerà a puntare su interventi strutturali per i nostri teatri e musei da rendere sempre più moderni, sostenibili e accessibili a tutti. Un obiettivo ambizioso che raggiungeremo presto grazie anche ai fondi aggiuntivi di Regione stanziati in bilancio che saranno finalizzati nella prossima riunione del Comitato di indirizzo del Fondo Strategico Regionale».
Il sindaco di Genova, Marco Bucci, dichiara «ancora una volta le istituzioni locali dimostrano la grande attenzione che hanno per la cultura in città. In particolare, con il Teatro Nazionale di Genova, già anni fa abbiamo iniziato un percorso rivoluzionario e virtuoso teso a dare il giusto valore ad una grande espressione artistica della nostra città. Con questo intervento daremo ancora più lustro ad uno dei teatri più vissuti dai genovesi».
Per il direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore «il teatro diventa un riflettore, catarifrangente, un'essenza di aggregazione visiva; un oggetto che comunica un'invasione urbana distinguibile dal contesto».
L'intervento di rivestimento (warping) sarà a cura dello studio Giò Forma, che renderà l'architettura del teatro autonoma, sempre rispettosa del contesto in cui si trova, ossia Corte Lambruschini, ma con un suo linguaggio originale: comunicherà teatro, aggregazione e celebrazione. Con questo progetto si desidera conferire dignità e autonomia a un luogo in cui arte e cultura danno luogo a contenuti meravigliosi.
La forma del sipario è la crasi dei tre linguaggi principali del progetto: il Teatro, con il sipario della scena teatrale; Genova, con le tele nautiche; e Ivo Chiesa, fondatore del teatro, che viene onorato attraverso il parallelismo con la sua storica rivista Sipario.