Aggressione nel carcere di Novara: detenuto al regime del 41 bis colpisce un agente

Aggressione nel carcere di Novara: detenuto al regime del 41 bis colpisce un agente
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NOVARA - Un altro episodio violento denunciato dal Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, questa volta all'interno della casa circondariale di Novara, dove un detenuto sottoposto al regime del 41 bis ha aggredito un poliziotto.

"Il ristretto ha proditoriamente colpito l’Agente con un pugno al viso, tanto da rendersi necessarie le cure dei sanitari e diversi giorni di prognosi. - spiega il segretario regionale del Sappe, Vicente Santilli - Queste sono situazioni che destabilizzano l'ordine, la sicurezza e la serenità del personale di Polizia operante. Pertanto, considerato quanto previsto dal protocollo in vigore, si rende indispensabile disporre il trasferimento degli aggressori in altro istituto penitenziario”.

"Le carceri del Piemonte stanno vivendo ormai da tempo momenti di grande difficoltà nella gestione dei detenuti. - sottolinea Santilli - La gestione e movimentazione dei detenuti protagonisti di aggressioni ci lascia alquanto perplessi, in quanto le normative ministeriali non sempre vengono applicate repentinamente”.

Donato Capece, segretario generale del Sappe esprime vicinanza e solidarietà ai poliziotti di Novara ed evidenzia come e quanto sia importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale. “Siamo al collasso! Serve una stretta normativa che argini la violenza dei pochi, anche a tutela degli altri detenuti e delle altre detenute. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni. Fino a quando i vertici del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria pensano di continuare a restare a guardare questi gravi fatti con apatia ed indifferenza? Servono più tecnologia e più investimenti. I decreti svuota-carceri, che più di qualcuno continua ad invocare ad ogni piè sospinto, non servono: serve piuttosto una riforma strutturale dell’esecuzione, serve il teaser per potersi difendersi dai detenuti violenti e la dotazione di body-cam al personale”.

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