Vercelli: arrestato per stalking e lesioni gravi
VERCELLI - Giovedì scorso la Polizia di Stato ha arrestato un uomo per i reati di stalking e lesioni gravi perpetrati ai danni della sua ex fidanzata.
La settimana prima, la donna si era presentata all’Ufficio Denunce della Questura per segnalare la situazione di terrore nella quale viveva dall’estate 2018, periodo in cui aveva avuto inizio la sua relazione sentimentale.
La donna dichiarava di subire quotidiane angherie da parte dell’uomo, che in un’occasione la minacciava di morte brandendo una mazza da baseball; l’atteggiamento dell’ex fidanzato si faceva via via più minaccioso ed aggressivo, fino a quando, accecato dalla gelosia, infrangeva il vetro dell’automobile della sua ex con un cazzotto.
La donna riferiva poi delle numerose violenze subite, parlando in particolare di due differenti aggressioni che le avevano comportato, in una prima occasione, la rottura di una costola, lesioni al volto e alla mano e in una seconda, la frattura del del setto nasale e del gomito.
In tutte le predette situazioni di violenza la vittima, pur facendosi refertare presso il locale pronto soccorso, dichiarava, falsamente, che le lesioni erano dovute a cause accidentali, evitando di incolpare l’ex fidanzato poiché impaurita da eventuali ritorsioni dello stesso.
Appresa la notizia, gli uomini della Squadra Mobile, dopo aver attivato il protocollo previsto dalla normativa sul c.d. “Codice Rosso”, iniziavano serrate e tempestive indagini che permettevano di raccogliere una serie di elementi sufficienti per richiedere l’emissione di una misura idonea a tutelare la vittima, che nelle more del provvedimento veniva posta in protezione.
Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Vercelli, sulla base degli elementi di responsabilità accertati a carico dell’uomo, emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti.
L’uomo, un cinquantaduenne italiano disoccupato, immune da precedenti penali, residente in provincia, veniva raggiunto dagli Uomini della Squadra Mobile, che lo arrestavano e conducevano presso la Locale Casa Circondariale ove si trova attualmente ristretto.