OSAPP, gravi ed irrisolte criticità per la polizia penitenzieria del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

OSAPP, gravi ed irrisolte criticità per la polizia penitenzieria del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta
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PIEMONTE- Inviata una diffida

L’O.S.A.P.P. - Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria, quale sindacato nazionale proporzionalmente maggiormente rappresentativo del personale del Corpo di Polizia penitenziaria, stanti le criticità, i disagi e le evidenti sperequazioni nelle attività lavorative svolte dagli appartenenti al Corpo nell’ambito del distretto provveditoriale del Piemonte-Valle d’Aosta – Liguria ed in particolare riguardanti:

  • nella quasi totalità degli istituti del distretto e più in particolare a Genova Marassi, Genova Pontedecimo, Sanremo, Torino L.C., Alessandria, Asti, Saluzzo, C.C. Vercelli, C. C. Biella ed altri ancora si continuano programmare i turni festivi del personale in servizio in assoluto dispregio delle regole vigenti (finanche dell’ultimo ANQ) ovvero ben oltre quanto stabilito, come per mese di Ottobre 2023 in cui sono stati programmati oltre i due festivi previsti e nel mese di Novembre 2023 vengono programmati oltre i tre festivi previsti, laddove ed anche a ciò corrisponde (come la S.V. avrebbe l’obbligo di verificare e correggere) l’assoluta disparità nei confronti di alcuni da tale “sistema” esentati.
  • Tra l’altro, le suddette indebite programmazioni dei turni festivi eccedenti eludono l’obbligo della corresponsione della specifica indennità economica prevista per la revoca degli stessi con
    conseguente danno patrimoniale per il personale di P.P.;
  • Alcune unità di Polizia penitenziaria del Nucleo Cittadino traduzioni di Genova non fruirebbero del riposo da circa 29 giorni oltre alla richiamata programmazione dei festivi in violazione delle regole;
  • Alcune unità di Polizia penitenziaria della Casa Circondariale di Genova Marassi non fruirebbero del riposo da circa 25 giorni oltre alla programmazione dei festivi in violazione di legge;
  • Ancora oggi rimane irrisolta la questione dell’eccessivo numero, ben oltre i limiti tollerabili in ragione dell’organico del Corpo disponibile e dell’eccessivo carico di lavoro, dei piantonamenti dei detenuti nelle strutture ospedaliere esterne ed anche dei detenuti sottoposti a TSO nell’Istituto di Torino; in data 1.11.2023 nei vari turni di servizio il personale di Polizia Penitenziaria di Torino in attività di
    piantonamento presso l’Ospedale “Amedeo di Savoia” ha svolto servizio in mezzo ai pidocchi e all’immondizia sottoponendosi ad un odore nauseabondo (esalazioni o fumi?) con grave nocumento per la salute degli addetti.
  • Da tempo e comunque con inaccettabile/inammissibile ritardo rispetto ai plausibili tempi tecnici nonché in dispregio delle regole sancite dal vigente C.C.N.L. non vengono effettuati il pagamento e/o il rimborso dei servizi di missione effettuati dal personale di Polizia penitenziaria nel distretto
  • Da tempo e comunque con inaccettabile/inammissibile ritardo rispetto ai plausibili tempi tecnici nonché in dispregio delle regole sancite dai vigenti CC.CC.NN.LL. non si effettuata l’erogazione/pagamento dei buoni pasto al personale di Polizia penitenziaria in servizio negli
    istituti e negli NTP del distretto.
  • I detenuti ristretti nella Casa Circondariale di Vercelli sono ancora oggi completamente “aperti” con grave nocumento sia per la sicurezza che per l’incolumità fisica del personale di Polizia penitenziaria che vi presta servizio; come anche altri detenuti del regime “Alta Sicurezza” ristretti in altri Istituti del distretto anch’essi tuttora aperti nel completo “sbando”. Va precisato a tale riguardo che l’apertura
    “scellerata” – da parte di chi e perché nonostante le vigenti disposizioni? - dei detenuti ha determinato ripetute aggressioni in danno del personale di Polizia Penitenziaria così come avvenuto
    nell’Istituto di Torino, Alessandria, Genova e di Cuneo in data 31 Ottobre u.s. etc.;

DIFFIDA

La S.V. quale Provveditore Regionale e massimo responsabile dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, nonché quale garante nel territorio di competenza di accordi e regole
anche di relazione tra le Parti affinché entro 15 (quindici) giorni dalla ricezione della presente intervenga, come è in suo dovere per far correggere le predette gravi disfunzioni-violazioni che si ripercuotono drammaticamente su tutto il personale di Polizia Penitenziaria del distretto oltre che sulla funzionalità a fini istituzionali delle corrispondenti infrastrutture penitenziarie, a significare che in assenza di provvedimenti ovvero ed entro lo stesso di comunicazioni riguardanti il mancato adempimento, si provvederà per le necessarie iniziative presso le sedi giurisdizionalmente competenti e presso gli Organi di controllo.

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