Torino: sconti sulla linea ferroviaria SFM1

Torino: sconti sulla linea ferroviaria SFM1
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TORINO - È arrivata oggi negli uffici dell’assessorato ai Trasporti della Regione Piemonte la risposta di GTT alla sollecitazione dell’assessore Marco Gabusi, anche a seguito di un ordine del giorno del consigliere regionale Fava, di non aumentare le tariffe per la linea ferroviaria SFM1 Pont – Rivarolo – Chieri. La richiesta, inviata lo scorso 20 novembre, è nata dall’acuirsi delle situazioni di disagio sulla SFM1 e dal contestuale aumento delle tariffe degli abbonamenti a partire dal 1° dicembre.

Nella sua risposta GTT conferma che, pur non potendo revocare l’aumento, è però possibile attivarsi immediatamente con l’Agenzia della mobilità piemontese per la definizione di un “diverso bonus”, ovvero di uno sconto sulla tariffa sui servizi dell’SFM1 nelle tratte Pont – Rivarolo – Torino e Torino – Trofarello – Chieri, in modo da annullare l’impatto dell’annunciato aumento.

Cogliendo l’occasione l’Agenzia intende rendere il più efficace possibile questo bonus e sta già riscrivendo le condizioni di scontistica in modo che venga spalmato su più linee possibile a partire dal prossimo abbonamento mensile, a gennaio 2020. «In questa occasione GTT si è dimostrata comprensiva e siamo soddisfatti per l’impegno dichiarato – commenta l’assessore Gabusi-. La nostra richiesta si inserisce in una più ampia sollecitazione a mettere in atto tutte le azioni possibili per migliorare la qualità del servizio ferroviario in modo da ridare ai cittadini un servizio pubblico soddisfacente».

La situazione dei disservizi sulla SFM1 non è nuova: dal mese di settembre risultano infatti 68 cancellazioni di servizi ferroviari per l’intera tratta o per tratte parziali di cui il 34% causate da guasti al materiale rotabile, il 31% da cause gestionali di GTT e il 18% da eccessivo ritardo. «Gli utenti – prosegue l’assessore Gabusi - lamentano continui ritardi e vivono situazioni di disagio quotidiano, come chi è diretto o proveniente dal chierese, che ha orma adottato come alternativa l’utilizzo delle corse ferroviarie successive a quelle cancellate. La soluzione non sarà immediata, ma oggi siamo in grado di revisionare almeno la parte economica in modo che le tratte più critiche possano costare un po’ meno agli utenti. Ad oggi il bonus è troppo piccolo perché troppo diffuso, possiamo invece ampliarlo e renderlo più consistente. La copertura economica c’è ed è determinata dalle penali applicate a GTT proprio per i disservizi».

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