Le società della Smart City fanno causa al Comune di Alessandria per mancata attivazione dell'appalto

Le società della Smart City fanno causa al Comune di Alessandria per mancata attivazione dell'appalto
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ALESSANDRIA- Aziende del progetto Smart City pronte a chiedere i danni per sedici milioni

A novembre dell’anno passato fu abbandonato il progetto Alessandria Smart City, città intelligente, che riguardava soprattutto la riorganizzazione dell’illuminazione pubblica con pali intelligenti ed i cassonetti dei rifiuti apribili con la card.

La cosa sembrava finita in quel momento, e invece oggi, a distanza di due mesi, a sorpresa arriva la notizia che il consorzio di aziende che aveva presentato questo ambizioso progetto di «Smart city» nel periodo in cui l’amministrazione comunale era guidata dall’ex sindaco Cuttica di Revigliasco, ha fatto ricorso contro la sospensione e la revoca al Tar del Piemonte, il tribunale amministrativo regionale, con una richiesta danni di circa 16 milioni di euro. Il progetto Smart City era stato abbandonato dall’assemblea dei Comuni che fanno parte di Amag holding che aveva revocato la procedura “in autotutela”, a causa delle osservazioni dell’Antitrust, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato che aveva bocciano l’affidamento «in house» della raccolta rifiuti da parte del Consorzio di bacino.

Sembra che l’abbandono dovuto a causa di forza maggiore fosse passato senza danni particolari. E invece adesso le aziende coinvolte nel progetto originale di Smart City chiedono tanti soldi per il mancato lavoro del progetto e anche di quanto avrebbero potuto guadagnare portando a termine il lavoro.

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