L'allarme di Greenpeace: PFAS nelle acque potabili del Piemonte
PIEMONTE- Secondo la società che gestisce gli acquedotti si tratta di pochissimi casi e la quantità non deve preoccupare.
L’allarme arriva questa volta da Greenpeace Italia, l’Ong secondo il suo ultimo rapporto che verrà reso noto interamente nei prossimi giorni, denuncia che esistono diversi comuni dell’alessandrino che presentano livelli di Pfas nelle acque potabili. I Pfas lo ricordiamo, sono inquinanti di origine antropica che derivano da aziende chimiche che producono derivati del fluoro con una vasta applicazione in vari settori industriali. Le quantità rilevate da Greenpeace sarebbero al di sopra della soglia massima consentita fino a 120 milligrammi per litro.
Secondo la società che gestisce gli acquedotti si tratta di pochissimi casi e la quantità non deve preoccupare. Ma Greeepeace ricorda che in molti altri stati europei come Germania e Spagna i livelli consentiti di Pfas nelle acque sono molto più bassi. I casi di cui parla Greenpeace si riferiscono a comuni anche della zona dello Scrivia e del tortonese.