Ex Ilva: misure del governo per l'indotto ancora inefficaci

Ex Ilva: misure del governo per l'indotto ancora inefficaci
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NOVI LIGURE- L’articolo 1 del decreto legge prevede la concessione di un tasso agevolato per tutte le aziende che hanno fatturato negli ultimi 5 anni almeno il 35% con Acciaierie d’Italia.

“Le misure del governo per risollevare l’indotto dell’ex Ilva sono ancora inefficaci”: è quanto denuncia Fabio Greco, presidente di Aigi, l’associazione cui aderisce l’80% delle imprese che lavorano con lo stabilimento siderurgico di Taranto. “Mancano due fattori principali – ha affermato ancora Greco -: il consenso da parte delle banche e la certificazione dei crediti. L’articolo 1 del decreto legge prevede la concessione di un tasso agevolato per tutte le aziende che hanno fatturato negli ultimi 5 anni almeno il 35% con Acciaierie d’Italia. Ma, nonostante la garanzia offerta da Medio credito centrale sia valida ed efficace, le banche non finanziano le aziende dell'indotto. Urge dunque un nuovo tavolo di confronto con Abi, Ifis, Sace e ministero delle imprese per sbloccare l'impasse”.

Il presidente di Aigi ha fatto inoltre presente che, sempre nel decreto legge vengono offerte misure finalizzate a recuperare il pregresso. Le aziende di Aigi vantano circa 140 milioni tra crediti diretti e/o ceduti a Banca Ifis. Fa parte – lo ricordiamo – del gruppo ex Ilva anche lo stabilimento di Novi Ligure, nell’Alessandrino.

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