Ex Ilva, i sindacati bocciano il piano industriale. A Novi Ligure è tutto fermo

Ex Ilva, i sindacati bocciano il piano industriale. A Novi Ligure è tutto fermo
Pubblicato:

Il piano industriale per il rilancio dell’ex Ilva presentato ieri a Roma non soddisfa completamente la Fiom Cgil che, in una nota, sottolinea come “questo primo confronto non sia stato esaustivo sulla situazione industriale e occupazionale di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria visto che si è ridotto il numero dei lavoratori attivi e si continua con un uso massiccio di ammortizzatori sociali per i lavoratori diretti e dell’indotto”.

Questo, in sintesi, il punto di vista diMichele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil e Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil. “Abbiamo esposto al Governo e ai commissari straordinari la condizione dei lavoratori all’interno degli impianti. – continuano – Non siamo più disponibili a discutere di piani di lungo periodo, per noi vale l’accordo del 2018 e per realizzarlo servono le risorse adeguate”. Nel corso dell’incontro, il Governo ha annunciato ulteriori 150 milioni di euro che si aggiungono ai 150 milioni già riconosciuti e che servono a transitare l’azienda fino al riconoscimento del prestito ponte di 320 milioni di euro, per un totale complessivo di 620 milioni di euro. In questo modo l’ex Ilva, pur ridimensionata, dovrebbe sopravvivere e appunto rilanciarsi nella produzione annua di acciaio (si stimano 6 tonnellate), da realizzare a Taranto.

Il piano industriale dei commissari di Acciaierie d'Italia sarà presentato alla commissione Ue a giorni. Nel frattempo, però, ad oggi è aperto un solo altoforno a Taranto (il secondo dovrebbe aprire entro la fine dell’estate); in prospettiva, si intravede anche la risalita produttiva dell'impianto di banda stagnata di Genova ed il governo conta di lanciare il bando per la vendita entro fine 2024.

Il problema concreto, oggi, però è che gli impianti collegati a Taranto sono fermi. “Nello stabilimento di Novi Ligure continua la cassa integrazione –ricorda Maurizio Cantello, segretario provinciale della Fiom Cgil Alessandria – ed i dipendenti, snervati da questa situazione di stallo, sperano di trovare un’altra occupazione. A poco a poco le maestranze se ne vanno. Intanto è stato fissato un nuovo incontro per il prossimo 7 maggio, durante il quale si entrerà nel merito della condizione dei lavoratori all’interno degli stabilimenti.

Il servizio completo nel nostro TG delle 12.30 sul canale 10 del digitale terrestre o in diretta streaming sulla nostra pagina Facebook.

Seguici sui nostri canali