Omicidio Campagnola: chiesta la misura cautelare urgente alla Commissione Diritti Umani

Omicidio Campagnola: chiesta la misura cautelare urgente alla Commissione Diritti Umani
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CASALE MONFERRATO - E' ancora a piede libero il poliziotto in pensione José Pereira da Costa che, lo scorso 3 gennaio, uccise a colpi di pistola l'imprenditori casalese Fabio Campagnola davanti alla sua gelateria, che da tempo gestiva in Brasile.

"L'autore della brutale esecuzione si trova addirittura a piede libero come se godesse di una particolare protezione. - spiega l’avvocato Claudio Falleti - I tribunali non hanno mai accolto le richieste di modifica della misura cautelare. Il Pereira da Costa dovrebbe stare in carcere e non passeggiare tranquillo per la città".

L'avvocato Falleti spiega che, grazie ad una collaborazione Alessandria - Madrid con la collega spagnola Griselda Herrera Lopez, è stato depositato "un ricorso alla Commissione Interamericana per i Diritti Umani a Washington per chiedere una misura cautelare urgente contro lo stato Brasiliano affinché si adoperi presso il Ministero di Giustizia per l'applicazione della misura della custodia in carcere per il da Costa in quanto la famiglia Campagnola vive costantemente a rischio in Brasile".

"Il ricorso é in fase istruttoria a giorni sapremo se verrà accolta la richiesta di misura. Auspichiamo che la Commissione Interamericana per i diritti umani provveda sulle nostre richieste - prosegue il legale alessandrino - non si può restare impuniti. Anche se da lontano ma con strumenti internazionali siamo vicini alla famiglia di Fabio pronti se del caso ad andare a Washington".

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