Acqui Terme, i laboratori del Metodo Munariano per bambini a Palazzo Robellini
ACQUI TERME - Nell’ambito della Mostra Antologica "Bruno Munari. La leggerezza dell’arte" allestita a Palazzo Robellini di Acqui Terme (AL), sono previsti alcuni laboratori rivolti ai bambini, a cura di Silvana Sperati, presidente dell’Associazione Bruno Munari e allieva del Maestro. Le attività creative proposte, in cui saranno espressi in forma artistica e con tecniche mutuate dall’arte i concetti rappresentati in mostra, si atterranno al Metodo Bruno Munari, importante risorsa dell'approccio pedagogico attivo. Gli appuntamenti sono fissati il 20 maggio, il 23 maggio e il 13 giugno prossimi, si svilupperanno su una durata di circa due ore e mezza (due ore per i più piccoli), con orario dalle 10:00e dalle 13:30. Agli incontri, organizzati nei locali di Palazzo Robellini adiacenti alla mostra, hanno già aderito l’Istituto Superiore Montalcini, l’Istituto Superiore Parodi, l’Istituto Comprensivo 1 e l’Istituto Comprensivo 2 di Acqui Terme. Il progetto è integrato da una proposta di Conversazione sul Metodo sul tema “Il rapporto tra fare ed imparare nell'approccio metodologico di Bruno Munari” dedicato ad un pubblico adulto di docenti, educatori, genitori, operatori culturali ed appassionati (13 giugno dalle ore 17 alle 18:30 nell’Istituto Superiore Parodi- Aula Magna). È consigliata la prenotazione al numero 0144 770292.
I Laboratori sono un'occasione significativa per le scuole di vari ordini e gradi, per gli operatori culturali, per i genitori e per gli appassionati, che consentirà di scoprire un approccio metodologico riconosciuto in tutto il mondo come sinonimo di creatività. I percorsi proposti sono sei. “È il segno che fa il disegno” indaga le potenzialità grafiche ed espressive degli strumenti pittorici per acquisire consapevolezza dei vari strumenti. “Il colore e le texture” è un approccio che considera anche il vissuto del colore nelle sue componenti espressive, emotive e comunicative. “Forme e formati” allena uno sguardo consapevole che tutto tende verso una forma, in una dimensione di continua evoluzione. “Le carte e i libri” permette di scoprire le potenzialità espressive e narrative del materiale carta. “Dalla terza dimensione alle sculture da viaggio” fa giocare con il design tra pieghe, tagli e ribaltamenti di piani. “Il laboratorio dell'albero”, tra regola e caso, stimola i bambini ad osservare com'è fatto realmente un albero perché, come diceva Munari “gli alberi non sono nuvolette e neppure puntaspilli”. Nei laboratori sono privilegiate le carte di recupero e di riciclo in un'ottica di educazione alla sostenibilità.