Torino, Miran Bax e la sua "Notte isterica" ispirata ai fatti del 10 dicembre 2011
In libreria dal 7 giugno, pubblicato da Morellini editore
TORINO - "Notte isterica", romanzo di 160 pagine inserito nella collana "Riflessi", diretta da Sara Rattaro e Mauro Morellini, per Morellini editore, in libreria dal 7 giugno a 17€.
Torino, "Notte isterica" a opera di Miran Bax
L'isteria è un atto di eccitazione incontrollato e quello che è successo la notte del 10 dicembre 2011 è proprio questo. Un'escalation di azioni violente di decine di persone che si accaniscono contro baracche e roulotte dei nomadi senza sapere perché lo fanno e senza fermarsi fino a quando tutto è andato a fuoco. Il fatto: Torino 2011. Baracche e roulotte rom date alle fiamme: è finita così, con un campo nomadi incendiato, la fiaccolata organizzata a Torino per esprimere solidarietà alla ragazzina di 16 anni che ha denunciato di essere stata violentata da due zingari mentre stava facendo rientro a casa. Una violenza che, però, non è mai avvenuta: in serata, infatti, la presunta vittima dello stupro, davanti ai carabinieri del Comando Provinciale del capoluogo piemontese, ha ammesso di essersi inventata tutto di sana pianta e ha confessato di aver avuto un rapporto sessuale con un ragazzo (circostanza confermata dagli esami medici effettuati). Una bugia da cui parte la storia che Miran Bax racconta.
Ispirato a un fatto di cronaca torinese che nel 2011 ha fortemente scosso l’opinione pubblica nazionale, questo romanzo si snoda attraverso i racconti in prima persona di quattro personaggi. Mara ha sedici anni, è innamorata di Giuseppe e racconta la tanto attesa “prima volta”. Quando confida al fratello Giacomo di essere stata stuprata da due zingari, lui e alcuni amici organizzano una fiaccolata di solidarietà, con l’idea di radere al suolo il campo nomadi. E mentre Debora, che ha assistito all’incendio dalla finestra di casa, deve fare i conti con la sua salute psichica, Steve, originario dell’Albania, mette in dubbio la sua appartenenza al gruppo e ne rinnega l’operato. Ma la voglia di andare via e di ricominciare è soffocata dalla paura di restare solo in un luogo in cui egli stesso è uno straniero. Notte isterica è una lucida analisi del mondo contemporaneo, spietato, razzista e sempre pronto a giudicare.
"Notte isterica", le parole dell'autore e l'incipit
Dichiara l’autore:
«Ho deciso di raccontare questo episodio per la violenza con cui hanno reagito i cittadini che sono arrivati addirittura ad impedire l'intervento dei vigili del fuoco per spegnere l'incendio. Mi ha colpito molto che il fatto sia avvenuto a Torino, che in quegli anni sembrava essere la città dell'accoglienza per eccellenza. Adesso vivo a Belluno ma Torino è la mia città e sono sempre coinvolto da quello che vi succede. Da genitore mi ha colpito anche quanto possano incidere sui nostri figli gli obblighi e i divieti che gli imponiamo e quanto spesso siamo accecati dalla volontà di indicargli la "strada giusta " senza ascoltare quello che vogliono veramente.»
Di seguito l'incipit dell'opera:
«Passo tutto il tempo che riesco alla finestra. Quando ho finito i mestieri di casa e non vado a passeggiare, me ne sto lì davanti. Leggo e pulisco le mie marionette, sul tavolino vicino alla finestra, e da quella finestra ho visto tutto. C’era un sacco di gente in strada, tutti gridavano: bruciamo tutto e qualcuno aveva lanciato delle bombe incendiarie mentre altri appiccavano il fuoco e le fiamme andavano alte nel cielo e le sentivo scoppiettare. Il fumo era nero e denso e saliva gonfiandosi e mischiandosi alle nuvole. Era spaventoso. Io ho visto ogni cosa e volevo chiamare mio padre ma non riuscivo a urlare e nemmeno a muovermi e guardavo quei barbari assalire il campo nomadi mentre tutto continuava a bruciare. Adesso ho paura di uscire anche di giorno ma non posso dirlo ad alta voce. “Vai a passeggio e non perdere le buone abitudini che non ti succede niente”, s’incavola mia madre e a me fa rabbia perché non mi capisce: “Mamma, come faccio a stare tranquilla dopo quello che è successo?” E allora esplode il finimondo, lei comincia a urlare e ad agitare la mano destra verso il cielo: “Adesso il quartiere è più sicuro di prima. Vai fuori e smettila di preoccuparti per niente”. Però io non sono tranquilla, lei parla perché non ha visto niente, ha solo sentito quello che le ho raccontato io e quello che le hanno riferito le amiche e i vicini di casa. Allora mi sento offesa e mi arrabbio e provo a farle capire come stanno le cose veramente: “Tu parli solo perché non hai visto niente, perché te la dormivi della grossa e poi al mattino ti sei svegliata bella riposata ed era tutto come gli altri giorni”, urlo più forte che posso».
Torino, la biografia di Miran Bax
Miran Bax, pseudonimo di Massimo Anania, nasce nella nebbiosa periferia di Torino, vive e lavora a Belluno. Nel 2018 pubblica il romanzo Autostop per la notte (Miraggi edizioni) che arriva in finale al premio "Prunola" 2019 e riceve la menzione d'onore al premio "Tre colori" 2021. Nel 2020 pubblica il romanzo Tutto l’amore che manca(Miraggi edizioni). Nel 2021 vince il premio letterario Raccontami In 25 Parole per il “racconto più significativo”. Nel 2023, con lo pseudonimo Miran Bax vince il premio letterario Raccontami In 25 Parole per il “racconto più originale”.