Cia e Coldiretti chiedono lo stato di calamità per il maltempo che ha colpito l'alessandrino
Grandine e vento hanno causato ingenti danni alle coltivazioni. A rischio le semine, che sono in ritardo
Sono ingenti i danni causati dall’ultima ondata di maltempo che ha flagellato i campi in 8 comuni dell’Alessandrino, soprattutto nel Casalese, in Val Cerrina e nel Valenzano.
Chiesto lo stato di calamità
Le associazioni di categoria Cia e Coldiretti hanno chiesto lo stato di calamità per gli ingenti danni subiti a causa del maltempo alle coltivazioni di 8 comuni dell'Alessandrino. La grandine si è abbattuta con particolare violenza su verdure, vigneti e terreni inutilizzabili a causa dell’acqua e del fango che si sono accumulati nelle zone di Valmacca - il comune più colpito -, Bozzole, Giarole, Lu Monferrato, San Salvatore, Borgo San Martino , Rivalba, Pomaro.
Letteralmente distrutte coltivazioni di mais, riso, soia, meloni. La furia del vento - arrivato fino a 104 chilometri orari - ha piegato persino piante di pioppi. A rischio le semine, che sono in ritardo. Danni anche alle infrastrutture e ai magazzini.