Novi Ligure

Gestione Acqua esclusa dal bando Pnrr, Lega: "Il gestore deve essere pubblico al 100%"

La società di gestione dell'acqua potabile novese non è stata ammessa al bando Pnrr per la riduzione delle perdite idriche

Gestione Acqua esclusa dal bando Pnrr, Lega: "Il gestore deve essere pubblico al 100%"
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La Lega di Novi Ligure preoccupata per l'esclusione di Gestione Acqua dal bando Pnrr per la riduzione delle perdite idriche: "Le nostre reti idriche che sono ridotte a colabrodo".

Gestione Acqua esclusa dal bando Pnrr

Gestione Acqua, società del Gruppo Acos che si occupa della distribuzione di acqua potabile nel novese, non è stata ammessa al bando PNRR per la riduzione delle perdite dell'acquedotto, che avrebbe garantito alla società un finanziamento di 18 milioni di euro. Ad annunciarlo è il gruppo consigliare della Lega novese che, ancora una volta, sottolinea la propria preoccupazione per la gestione dell'acqua pubblica in città.

"Come sulla perequazione avevamo ragione noi", commentano dalle fila del Carroccio novese, riportando le motivazioni date dal Ministero che giustificano l'esclusione della società dal bando: "Sopravvenuta mancanza di requisiti di ammissibilità (Art. 4 dell'Avviso): Proroga dell'affidamento del servizio del gestore non conforme alla normativa pro tempore vigente".

"Abbiamo appreso che a differenza di quanto annunciato da ACOS e da Muliere alcuni mesi fa, non arriverà nemmeno un euro per rinnovare le nostre reti idriche che sono ridotte a colabrodo. - continua la Lega - La Lega sostiene da tempo che ci sia bisogno nell'alessandrino di un unico gestore pubblico al 100% della risorsa idrica, perché l’assetto voluto da Acos e dal Pd novese negli anni rischierebbe solamente di portare alla completa privatizzazione di un bene primario."

La Lega chiede pertanto che venga fatta chiarezza in Consiglio Comunale su quanto accaduto al presidente Gestione Acqua Stefano Gabriele, ribadendo la necessità di una sola società pubblica dell'acqua per tutto l'alessandrino che sia di proprietà dei comuni e senza soci privati.
"La privatizzazione, come già abbiamo denunciato, ha comportato la necessità di procedere con affidamenti borderline che ci hanno esclusi dai finanziamenti PNRR, a differenza di ciò che affermava l’establishment di Acos e della sinistra novese. - continuano i leghisti novese - Erano sicuri di poter ottenere i finanziamenti PNRR, ma anche di vincere la causa con AMAG Reti Idriche e Comuni Riuniti Belforte sulla famosa perequazione.
Dopo il secondo schiaffone ricevuto in pochi mesi vogliamo chiarezza, e ci auguriamo che almeno non siano già stati deliberati lavori e contratti: sarebbe un dramma non solo per la società, ma per l’intera comunità".

 

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