La Corte Costituzionale boccia la legge edilizia della Regione Piemonte
Ravetti: "Confermati i nostri dubbi su un testo che introduce il 'liberi tutti' e che ha contribuito a creare disequilibri ambientali che continuiamo a scontare"
Il presidente del gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Domenico Ravetti, annuncia la decisione della Corte Costituzionale sulla legge edilizia della Regione,
Bocciata la legge edilizia del Piemonte
La Corte Costituzionale ha bocciato la legge edilizia della Regione Piemonte approvata nella primavera 2022. A comunicarlo è il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti, che parla di un "provvedimento che il centrodestra aveva annunciato come una norma di semplificazione in materia edilizia, ma che, nella realtà, come denunciato più volte dal Partito Democratico, prevede una deregolazione delle leggi in materia, allenta vincoli e introduce opzioni non sufficientemente compatibili con la cura del territorio".
"La Consulta ha confermato i nostri dubbi su un testo che si distingue per profili di contrasto con la normativa nazionale e sanitaria e che ha introdotto un “liberi tutti” sul modello di quella degli anni ’60 e ’70 che ha contribuito a creare disequilibri ambientali che continuiamo a scontare" - dichiara Domenico Ravetti.
"Spero che al più presto il nuovo Consiglio regionale che si insedierà tra una settimana torni al voto su una legge di grande importanza per il nostro territorio. La sfida vera è mettere mano alla legge 56 del 1977 sull'urbanistica, se vogliamo davvero sostenere i Comuni nel governo del loro territorio e rilanciare il settore guardando al futuro. Con queste norme, si sono svuotati di contenuto i piani regolatori e si sono tagliati fuori i Comuni.Se si fosse votato esprimendo un giudizio sul governo dei territori, con questi risultati, la destra non avrebbe vinto" - conclude Ravetti.