Il progetto

Un progetto del Politecnico di Torino per il recupero delle case di terra di Pozzolo Formigaro

Sottoscritto un Protocollo d'intesa tra il Politecnico di Torino, Comune di Pozzolo Formigaro e Associazione "La Frascheta"

Un progetto del Politecnico di Torino per il recupero delle case di terra di Pozzolo Formigaro
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Da oltre un decennio, l'Associazione culturale “La Frascheta” porta avanti un percorso di sensibilizzazione per arginare il processo di distruzione del patrimonio architettonico in “terra cruda”, in buona parte ben conservato in provincia di Alessandria.

Il recupero delle case di terra a Pozzolo

A tal scopo, è stato sottoscritto un Protocollo d'intesa tra il Politecnico di Torino ed il Comune di Pozzolo Formigaro, con la partecipazione dell'Associazione "La Frascheta", al fine di realizzare un workshop avente per oggetto la conoscenza e la valorizzazione di un edificio in terra, quale progetto pilota per il recupero del patrimonio locale.

Per questo motivo sei studenti del corso di laurea magistrale del dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, accompagnati dalla docente referente del corso, la Professoressa Manuela Mattone, hanno effettuato una giornata di studio nel territorio pozzolese.

Alla visita ha partecipato anche la Professoressa Daniela Pittaluga, docente associata di Restauro al Dipartimento di Architettura e Design dell'Università di Genova. Tutti gli ospiti sono stati ricevuti al loro arrivo in mattinata dal sindaco Domenico Miloscio nell'ufficio di rappresentanza del castello medievale, sede del Municipio. Nell'accogliere docenti e studenti, ha espresso a nome di tutta la comunità la soddisfazione per l'interesse dimostrato dall'Ateneo torinese, sottolineando che “le nostre case di terra sono particolari per la tecnica costruttiva, ma soprattutto l'espressione della vita di uomini e donne che racconta memorie di fatiche e sacrifici, ma anche di qualche gioia.”

Il gruppo ha effettuato una visita nel paese, per conoscere da vicino alcuni edifici in terra attualmente recuperati e abitati, concludendo il percorso alla chiesa delle Ghiare, in corso di restauro. Nel primo pomeriggio ha preso poi avvio la parte più operativa del percorso. Docenti e studenti si sono recati alla cascina Remotta, dove, accolti dalla proprietaria, la Professoressa Francesca Musante, hanno effettuato rilievi architettonici, analisi dello stato di conservazione ed interviste ad alcuni testimoni, che hanno illustrato elementi di interesse legati al vivere nelle case di terra.

Ora gli studenti avranno due mesi di tempo per elaborare le informazioni e procedere nel lavoro che li porterà alla presentazione, a metà settembre, prima a Torino e poi a Pozzolo del progetto di valorizzazione, riuso e gestione aperta dell'edificio in terra preso in esame.

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