La denuncia

Rsa, Cub Sanità Alessandria: "Rette sempre più alte e assistenza agli ospiti ridotta"

Cub Sanità Alessandria lancia un appello ai parenti: "Contattateci, lottate con noi per migliorare l'assistenza dei vostri anziani”

Rsa, Cub Sanità Alessandria: "Rette sempre più alte e assistenza agli ospiti ridotta"
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Cub Sanità Alessandria denuncia rette sempre più alte per i parenti delle persone anziane ospitate in molte Rsa e condizioni sempre più "al limite del sopportabile" all'interno delle strutture.

La situazione nelle Rsa denunciata da Cub Sanità

Rette sempre più alte per i parenti e assistenza agli ospiti ridotta. E' quanto denunciato da Cub Sanità Alessandria in merito alla situazione presente in diverse Rsa della provincia di Alessandria, dove il personale continua ad essere ridotto e le condizioni in cui vivono le persone anziane ospitate nelle strutture non sempre corrispondono a ciò che viene presentato nelle brochure.

“Abbiamo notizia di riduzioni del personale in molte RSA. Ciò dipende dal fatto che Oss ed infermieri di lunga esperienza e preparazione si licenziano perché costretti a lavorare in condizioni sempre più difficili e non vengono rimpiazzati. - denuncia Morandini Alessandro, segretario provinciale Cub Sanità - Non ci sono programmi seri per costruire equipe di lavoro professionali e stabili. Gli stipendi nel settore privato sono miserevoli, i contratti nazionali sottoscritti dalle solite grandi sigle sindacali sono a dir poco anacronistici: bisogna ridurre l'orario di lavoro e aumentare subito gli stipendi degli Operatori Socio Sanitari perché altrimenti il settore salta per aria”.

"Ci sono RSA dove ormai oltre la metà del personale è composta da neoassunti in contratto a tempo determinato, personale facilmente ricattabile, disposto a lavorare in condizioni sempre più precarie ed incomode, privo dell'esperienza necessaria, costretto a fare mansioni che non competono e ad assumersi responsabilità che non competono. - continua Morandini - Così viene messa a rischio la salute degli ospiti”.

Lavoratrici e lavoratori Cub Sanità esprimono solidarietà verso i parenti degli ospiti "a cui viene sistematicamente ridotta l'assistenza di cui avrebbero bisogno". “La maggior parte delle RSA non è interessata al miglioramento della qualità del lavoro e riduce i costi diminuendo il personale, aumentando il turn over e facendo lavorare i dipendenti e collaboratori in condizioni sempre peggiori. Non si fa contrattazione decentrata. - aggiunge Morandini - Non è possibile che nell'intera provincia ci siano solo un paio di RSA disposte ad assumere da subito personale qualificato con contratti a tempo indeterminato, a predisporre percorsi di formazione continua e programmi di perfezionamento dei servizi ad aumentare gli stipendi e procurare condizioni di miglior favore. Queste due o tre RSA si impegnano seriamente per costruire equipe di lavoro funzionali ed efficaci, ma nelle restanti si continua con la politica dello sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici, senza alcun interesse per la qualità del servizio restituito agli anziani”.

Il sindacato denuncia poi alcune delle "reali condizioni" in cui vengono ospitato gli anziani nelle strutture. “In una RSA abbiamo registrato più di 30 gradi medi nel mese di luglio e 30 nei primi giorni di agosto, con picchi di 34 gradi di notte, perché le stanze e l'intero piano sono sprovvisti di impianto di condizionamento ed essendo un reparto con ospiti a rischio suicidio bisogna tenere le finestre chiuse. Nelle brochure di questa RSA gli anziani vengono presentati con una gentile assistente al proprio fianco in un giardino fiorito. In realtà gli ospiti sono chiusi in un corridoio e ciondolano avanti e indietro tutto il giorno, c'è un solo operatore per 20 persone”.

Cub Sanità  chiede pertanto che l'assessorato regionale alla Sanità si occupi, oltre che del settore pubblico, anche delle RSA, predisponendo programmi e controlli mirati. “Siamo a disposizione dell'ASL e delle autorità per denunciare questi fatti. Avevamo già segnalato alcune situazioni dove poi, puntualmente, si sono verificati incidenti. - conclude Morandini -  Tra gli addetti ai lavori si sa quali sono le strutture che non hanno cura della qualità del servizio. E' esperienza comune in ogni famiglia che dopo pochi mesi di permanenza, l'anziano ospitato in alcune RSA inizia un decadimento improvviso e costante. Chiediamoci il perché. Invitiamo i parenti a contattare gli uffici della Cub Sanità Alessandria. Contattateci, lottate con noi per migliorare l'assistenza dei vostri anziani”.

 

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