Biomonitoraggio Pfas: il 12 settembre l'incontro con l'assessore Riboldi a Spinetta Marengo
L'assessore regionale alla Sanità incontrerà associazioni, cittadini e giornalisti per presentare i dati e confrontarsi sulle azioni messe in campo
A Spinetta Marengo un incontro con l'assessore regionale Riboldi per fare il punto della situazione sul monitoraggio dell'eventuale presenza di Pfas nei pressi del polo chimico.
L'incontro con l'assessore Riboldi
Il prossimo 12 settembre si terrà a Spinetta Marengo l’incontro tra Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte, associazioni, cittadini e giornalisti alessandrini per presentare i dati e confrontarsi sulle azioni messe in campo per il monitoraggio sull’eventuale presenza di Pfas nell’ambiente e nella popolazione che vive nelle vicinanze del polo chimico.
All’incontro, previsto per le ore 11 all’Auditorium del Marengo Museum, saranno anche invitate le autorità locali (Provincia di Alessandria e Comuni del territorio) e, ad affiancare l’assessore, ci saranno Asl AL, AOU AL, UPO e Arpa Piemonte, gli enti che stanno svolgendo studi e verifiche sulle eventuali contaminazioni da Pfas.
"Come promesso – ha spiegato Riboldi – andrò direttamente sul territorio per ascoltare la voce delle persone interessate e dare la massima trasparenza sulle azioni messe in atto. Quello di settembre, infatti, sarà l’occasione per fare, da un lato, il punto su tutti i monitoraggi attivati in questi anni, come quello che Arpa ha inviato proprio in questi giorni sulla presenza di Pfas nell’aria, e dall’altro presentare i risultati della prima fase dei test sulla popolazione e illustrare le novità derivanti dall’autorizzazione avuta da parte del Comitato etico sulla seconda fase di prelievi di sangue nei cittadini".
Come sottolineato dalla Regione Piemonte, il via libera dato dal Comitato etico permetterà di aumentare la platea di potenziali soggetti da sottoporre ai test, con l’allargamento del biomonitoraggio a una distanza maggiore dallo stabilimento di Spinetta Marengo e andare così a ovviare alle criticità della prima fase dei test, quando su una platea potenziale di circa 120 persone che risiedono o lavorano nelle zone di immediata vicinanza rispetto al polo chimico, hanno accettato di sottoporsi ai prelievi di sangue solo 29 cittadini.
Un'azione che andrà ad aggiungersi ai monitoraggi e alle attività di vigilanza a tutela della salute già avviate ed effettuate dalla Regione Piemonte: "Si era partiti da un controllo dell’acqua e campionamenti di alimenti e prodotti orticoli della zona per verificare la presenza di Pfas tradizionali e di nuova generazione e valutarne gli eventuali rischi per la salute. - aggiunge Riboldi - A giugno, poi, è stata anche deliberata l’estensione del monitoraggio a tutto il territorio regionale per verificare l’eventuale presenza di Pfas, anticipando così le normative che entreranno in vigore nel 2026".