Programma di sviluppo rurale del Piemonte: tra i primi in Italia
Rispetto alla media nazionale che si attesta al 39% di spesa, il Piano di sviluppo rurale del Piemonte ha raggiunto al 30 novembre una performance di spesa pari al 45% del dotazione finanziaria complessiva.
Negli ultimi due mesi (ottobre e novembre) attraverso Arpea (Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura) sono stati erogati contributi relativi al Programma Regionale di Sviluppo Rurale per un importo complessivo di oltre 67 milioni di euro a favore di oltre 18 mila beneficiari, che hanno compreso i pagamenti dell’anticipo sulle domande delle misure a superficie e animali.
In particolare, in merito all’erogazione dell’anticipo comunitario del PSR secondo le regole previste, sono state liquidate oltre 13 mila domande per un importo complessivo di oltre 40 milioni di euro, così suddivisi:
· oltre 28 milioni di euro per finanziare i premi agro-climatico-ambientali a superficie e capo animale (misura 10)
· più di 4 milioni di euro sono stati pagati per l’agricoltura biologica (misura 11)
a poco più di 8 milioni di euro ammontano le indennità compensative per le aree svantaggiate di montagna e collina (misura 13)
I pagamenti proseguiranno anche nel mese di dicembre, tenuto conto che l’Assessorato regionale all’agricoltura si è prefissato importanti obiettivi che prevedono l’effettuazione dei saldi delle misure agroambientali entro il 30 giugno del 2020.
La collaborazione e il continuo e costante confronto tra laDirezione Agricoltura, Arpea i CAA e il CSI Piemonte hanno permesso di gestire le difficoltà e di adottare tutti quegli interventi correttivi e migliorativi per superare le criticità ed assicurare il rispetto delle tempistiche di pagamento previste.
Tutti i soggetti coinvolti intensificano i propri sforzi per garantire l’erogazione di una prima cospicua tranche di pagamenti dei saldi già entro Natale anche in considerazione del fatto che l’assegnazione di contributi giunge in un periodo complicato a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli e dall’eccezionalità degli eventi atmosferici che hanno messo a dura prova gli imprenditori agricoli del Piemonte.