Polfer: bilancio settimanale dell'attività in Piemonte e Valle d'Aosta
PIEMONTE - 3.599 persone controllate, di cui 882 stranieri, 108 minori e 770 con precedenti di Polizia. 14 indagati, 98 veicoli controllati, 250 pattuglie in stazione e 106 a bordo treno, 244 treni scortati e 19 pattuglie antiborseggio in abiti civili per contrastare i furti in danno dei viaggiatori. 8 pattuglioni straordinari, di cui 21 lungo linea 11 servizi di O.P. Questi i risultati dell’attività del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle D’Aosta.
In particolare a Torino la Squadra Informativa Compartimentale, unitamente a personale del Posto Polfer di Chivasso, nel corso dei controlli eseguiti all’interno di un’autofficina nel torinese, ha indagato in stato di libertà per il reato di ricettazione in concorso, due soggetti di nazionalità Moldava, poiché in possesso di un motore di un autoveicolo, risultato provento di furto, appena acquistato nella su indicata autofficina. Al termine degli accertamenti l’intero impianto è stato sottoposto a sequestro al fine di garantire le fonti di prova, poiché al suo interno sono stati rinvenuti altre componenti provento di furto, tra cui motori e targhe di autoveicoli. Inoltre è stato contestato anche il reato ambientale per la violazione del proprio provvedimento autorizzativo e a causa dello stoccaggio di rifiuti in un’area non autorizzata dell’impianto ed oli esausti non gestiti correttamente.
Nella stazione di Torino Porta Nuova gli Agenti Polfer hanno rintracciato un trentacinquenne etiope che si aggirava nello scalo con una roncola in vista. Prontamente bloccato e accompagnato presso gli Uffici di Polizia di stazione veniva sottoposto agli accertamenti di rito da cui emergevano numerosi pregiudizi di polizia. L’uomo già noto alle Forze dell’Ordine è stato denunciato per possesso di armi da taglio e la roncola sottoposta a sequestro. Gli Operatori della Sottosezione Polfer di Torino Porta Susa hanno rintracciato in stazione due cittadini moldavi privi di documenti identificativi. Dagli accertamenti in banca dati di polizia sono emersi a carico di entrambi numerosi precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio. Accompagnati presso il locale Gabinetto di Polizia Scientifica per il fotosegnalamento sono stati successivamente posti a disposizione dell’ufficio Immigrazione per l’emissione del provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale.