Alessandria

Lega e Fratelli d'Italia dopo Commissione Bilancio su Amag: "Ancora troppi quesiti senza risposta"

Locci chiede chiarimenti su alcuni affidamenti oltre la soglia di legge. Roggero: "Troppi elementi di criticità e preoccupazione, dubbi, errori e sbagli"

Lega e Fratelli d'Italia dopo Commissione Bilancio su Amag: "Ancora troppi quesiti senza risposta"
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Troppe criticità e quesiti senza risposta per i capigruppo di Lega e Fratelli d'Italia ancora legate al Gruppo Amag dopo l'ultima Commissione Programmazione e Bilancio.

Lega e Fratelli d'Italia su Gruppo Amag

Il Gruppo Amag ancora al centro di polemiche da parte dell'opposizione dopo l'ultima Commissione Programmazione e Bilancio del Comune di Alessandria, che ha avuto all'ordine del giorno l'esame della semestrale della multiutility alessandrina.

"Durante la Commissione siamo rimasti stupiti, poiché dati e andamento aziendale sono stati presentati principalmente, non dall'amministratore delegato, che sembrava essere più di “supporto”, ma da un consulente esterno, la cui società di consulenza starebbe lavorando per il Gruppo 'a titolo gratuito', anche se poi a fine Commissione, su nostra domanda esplicita all’Amministratore Delegato, hanno dovuto specificare che il termine “gratuito” non considera invece i rimborsi spese, di cui a breve chiederemo conto dettagliatamente in Commissione con tanto di richiesta ufficiale. - spiega il capogruppo della Lega, Mattia Roggero - A quanto ammontano, e comunque perché mai una qualificata società di consulenza (la stessa, ci risulta, ai cui vertici operò fino a pochi giorni prima l’attuale Presidente del Gruppo Amag) si presta a lavorare gratis per la nostra multiutility? Puro spirito di volontariato? Cosa ne pensa il sindaco Abonante di tutto questo? E cosa ne pensano gli organi preposti alla vigilanza? In Amag, peraltro, non risulta ancora sui siti ufficiali nominata la figura del Responsabile della Prevenzione e della Trasparenza del gruppo".

Emanuele Locci, presidente del gruppo Fratelli d'Italia in consiglio comunale ha inoltre aggiunto che "nel corso della Commissione sono  emersi alcuni elementi di forte criticità e preoccupazione. Su tutti, controllando a caso uno dei tanti affidamenti riportati nei fogli consegnati ai commissari, ho riscontrato in maniera evidente sul sito pubblico www.anticorruzione.it come Amag Ambiente nel 2023 (non ci sono i dati del 2024) ha dato tre affidamenti diretti leggermente sotto la soglia di 140 mila euro per cui sarebbe stata necessaria una gara europea a Consolidale per un totale di 402.200 euro in un anno: due affidamenti da 137.200 euro ed uno da 127.800 mila euro. A me sembrerebbe un evidente caso di frazionamento artificioso di un servizio, il servizio di esposizione dei cassonetti, per cui l'azienda aveva precedentemente lasciato a casa dei lavoratori interinali, preferendo evidentemente rivolgersi ad un consorzio di cooperative".

"I pasdaran della maggioranza hanno iniziato ad inveire contro di me appena ho iniziato ad esporre presunti reati ed i vertici di Amag e dell'amministrazione Abonante si sono nascosti dietro un assordante silenzio non rispondendo a queste mie circostanziate ennesime accuse. - ha aggiunto l'esponente di Fratelli d'Italia -  Perdurando la scarsa trasparenza dell'azienda (ad oggi sul sito di Amag non è ancora presente il nome del responsabile dell'anticorruzione e della trasparenza dopo 6 mesi da quando il ruolo è vacante) e non venendo fornite risposte ai consiglieri comunali né sulle vicende recenti né su quanto segnalato nei mesi scorsi, sarà necessario presentare una nuova interpellanza per provare a chiarire davanti alla città questi fatti e, contestualmente, segnalare ad altre autorità di controllo quanto emerso nel recente passato".

Il capogruppo della Lega ha inoltre evidenziato ulteriori criticità e numerosi quesiti rimasti ancora senza risposta: "dall'entità dei crediti scaduti, alla gestione del personale con scioperi in corso ad adesione plebiscitaria (oltre 90%), alle spese eccessive sul fronte delle consulenze visti i risultati del gruppo (chiusura in perdita nel 2023)".

"E c'è, non marginale, la questione che riguarda l'amministratore unico di Amag Reti Idriche: siamo venuti a conoscenza della convocazione di un cda per il 15/10/2024 con all’ordine del giorno un punto relativo al conferimento/delega al Presidente per la nomina e la conseguente definizione del compenso per il nuovo amministratore unico di Amag Reti Idriche, ai sensi di legge e di statuto, a seguito delle dimissioni rassegnate dall'attuale Amministratore Unico geom. Perissinotto. - continua Roggero - Ovviamente abbiamo richiesto spiegazioni in sede di Commissione ma, nell’imbarazzo generale, nessuno dei presenti pareva essere al corrente di tale convocazione, ne tantomeno delle dimissioni dell’Amministratore Unico".

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