La cultura come risorsa per la salute: accordo tra Città della Salute, Mauto e Biblioteche Civiche
L'alleanza sancita da un accordo pluriennale di collaborazione per realizzare un percorso che concilia cultura e salute
Firmato l’accordo finalizzato a un percorso di progettazione e realizzazione condivisa di progetti di public engagement sulla cultura come risorsa per la salute.
La cultura come risorsa per la salute
L’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino ha siglato un accordo pluriennale con il MAUTO-Museo Nazionale dell’Automobile, l’istituzione culturale di prossimità dell’azienda sanitaria, in collaborazione con il Servizio Biblioteche della Città di Torino, Abbonamento Musei e CCW-Cultural Welfare Center.
L’A.O.U. Città della Salute e della Scienza ha colto l’invito promosso dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna allo sviluppo di un percorso sistematico e sistemico con il Museo Nazionale dell’Automobile. La prospettiva di collaborazione si basa sull’esperienza all’Ospedale S. Anna della Fondazione che dal 2011 ha varato con l’AOU un percorso di ricerca-azione su “Cultura e Salute” che ha trasformato, con processi partecipati attraverso le arti (visive, musica, poesia, teatro, danza) il volto e il clima organizzativo di un intero blocco ospedaliero e che vedrà nel MAUTO una piattaforma di sviluppo.
L’accordo coinvolge le BCT-Biblioteche Civiche Centrali, sia per il riconoscimento del ruolo della lettura in famiglia già dai primi mille giorni di vita, sia per la prossima apertura nella nuova biblioteca civica al Valentino con la quale disegnare sinergia. Sono a bordo Abbonamento Musei, per la diffusione delle esperienze attraverso la sua rete e CCW come ente di ricerca.
Il primo atto sarà lo sviluppo degli incontri di accompagnamento alla nascita in Museo, per i primi mille giorni, centrali per lo sviluppo neuronale di ogni individuo e per il benessere biopsicosociale della mamma e della Famiglia.
Verranno progettate azioni che si rivolgeranno a tutta la cittadinanza, ma in prima istanza al personale sanitario e agli operatori di cura, risorse primarie per l’attivazione di percorsi di ben-essere a caduta su pazienti e cittadini.
L’accordo costituisce un passo per lo studio dell’introduzione della Prescrizione Sociale accanto alle consuete terapie, della partecipazione regolare ad iniziative sociali e culturali, volte a rafforzare i legami sociali che riducono il rischio di vulnerabilità alle malattie.