Alluvione 1994, il ricordo dell'onorevole Enzo Amich
Amich: "A trent’anni di distanza è giusto ricordare quest’evento, dedicando un pensiero speciale alle vittime e a tutti coloro che persero la propria casa"
Le parole dell’onorevole di Fratelli d’Italia, Enzo Amich, in occasione del trentennale dell'alluvione che nel 1994 colpì duramente gran parte del Piemonte.
Il ricordo dell'onorevole Enzo Amich
Il 5 e 6 novembre 1994, le province di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino subirono un evento alluvionale, con l'esondazione dei fiumi Po e Tanaro e dei loro affluenti. Questo disastro provocò 69 vittime e lasciò 2.226 persone senza casa. A ricordare questi tragici dati è l'onorevole Enzo Amich, il quale sottolinea come "proprio nei giorni in cui ricordiamo questa calamità, non lontano da noi, in Spagna, a Valencia, si contano vittime e danni di un alluvione devastante".
"Come in questi giorni anche allora la forza della natura si manifestò, colpendo duramente le comunità locali e segnando profondamente la storia della nostra regione. Ricordo perfettamente quei momenti, anche perché l’abitazione dei miei nonni, a Morano sul Po, dove allora vivevo, fu raggiunta dalle acque. L’Italia si unì in una straordinaria gara di solidarietà, offrendo aiuto e supporto a chi soffriva. - aggiunge Amich - A trent’anni di distanza è giusto ricordare quest’evento, dedicando un pensiero speciale alle vittime e a tutti coloro che persero la propria casa e subirono danni ingenti, vedendo in poco tempo distrutto il lavoro di una vita. Dedico una speciale menzione all’opera prestata in quei drammatici giorni da tutte le volontarie e da tutti i volontari, che, sotto diverse sigle, hanno partecipato ai soccorsi e reso possibile la ricostruzione, restituendo un sorriso di speranza a quei volti segnati dal dolore".