L'iniziativa

A Pecetto di Valenza il "Ritratto di un NO" contro la violenza sulle donne

L'iniziativa degli abitanti di Pecetto di Valenza che hanno aderito all'invito di Zonta Club Alessandria

A Pecetto di Valenza il "Ritratto di un NO" contro la violenza sulle donne
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Domenica 8 dicembre, gli abitanti di Pecetto di Valenza si sono dati appuntamento presso il piazzale del campo sportivo per manifestare il loro "no" alla alla violenza sulle donne, fissando il momento con una foto che ritrae donne e uomini, anziani e bambini.

Il "Ritratto di un NO"

Il “Ritratto di un NO” è il modo in cui Pecetto di Valenza ha scelto di aderire all’invito di Zonta Club Alessandria per sostenere la campagna delle Nazioni Unite “Orange the World” giunta al suo decimo anno, il cui tema per l’anno 2024 è “Non ci sono scuse”.

La presidente di Zonta Club Alessandria, Nadia Biancato, ha richiamato l’attenzione sul fatto drammatico dell’abbassamento dell’età delle vittime di violenza, che necessità un’azione di responsabilità da parte di chi è adulto: “L’incapacità di accettare un rifiuto è frutto dei NO mai ricevuti. In un mondo in cui tutto è dato e consentito, di fronte al primo NO ci sono giovani che non sanno comportarsi e c’è chi reagisce nel modo più cruento. La violenza va riconosciuta: i suoi segnali sono evidenti ma occorre non sottovalutarli”.

Dopo le parole dell’assessore Mirella Pastorello,  sono state offerte le testimonianze di uomini e donne con la lettura di splendidi versi contemporanei che non lasciano dubbi su cosa sia la violenza.
Dopo la foto di gruppo si è proceduto ad un altro momento importante per la comunità: la titolazione del piazzale alla Beata Teresa Michel Grillo, nata il 25 settembre 1855 e scomparsa il 25 gennaio 1944, un emblema di donna che si è spesa per tutte, anche le donne vittime di violenza e i loro figli. Il suo profilo è stato tracciato in modo straordinario dal prof. Luciano Orsini che ha poi accompagnato la comunità alla Santa Messa officiata da don Andrea e dedicata anche alle vittime di violenza.
Per finire, la statua dell’Immacolata è stata “vestita” con un mantello arancione, il colore della speranza.

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