Indagati infermiera e tre medici per morte pensionato

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ALESSANDRIA - Il calvario di un pensionato 74enne morto dopo mesi di sofferenze a seguito dell’intestino perforato. Colpe mediche o infermieristiche? La procura di Alessandria ha aperto un’inchiesta indagando un’infermiera e tre medici

Lo scorso 29 agosto è morto all’ospedale di Alessandria un pensionato ovadese che a gennaio, essendo affetto da una malattia invalidante così da non poter più badare a se stesso, era stato ricoverato alla casa di riposo di un ospedale di Gavi.

Il 15 febbraio, in seguito ad un clistere che gli aveva perforato l’intestino, cominciò ad avere dolori addominali e febbre, che lo hanno tormentato fino alla morte.

La circostanza ha spinto i familiari a rivolgersi alla Procura di Alessandria, chiamata ad accertare se l’uomo è morto per le conseguenze di quella pratica infermieristica nella residenza di anziani, o di un conseguente intervento chirurgico eseguito subito dopo d’urgenza all’ospedale di Novi Ligure.

Il magistrato di turno ha aperto un’inchiesta e indagato un’infermiera e tre medici, incaricando un medico legale di accertare dopo l’autopsia, cause o concause della morte.

Dall’ospedale San Giacomo di Novi, il paziente era stato dimesso dopo tre settimane, nonostante la febbre e trasferito alla clinica Salus di Alessandria per la riabilitazione.

In mancanza di miglioramenti era stato inviato all’ospedale di Alessandria, dove è rimasto per due mesi.

Tornato alla Salus, le sue condizioni era ulteriormente peggiorate. Riportato nuovamente all’ospedale di Alessandria e poi alla residenza Orchidea e il 29 agosto di nuovo all’ospedale di Alessandria, dove è morto poche ore dopo il ricovero

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