Genova aderisce al manifesto “La salute nelle Cittá”
GENOVA - Il manifesto si compone di 10 punti cardine, incentrati sul concetto di salute nelle città come bene comune e come diritto da garantire al cittadino
La Giunta Comunale, su proposta dell’assessore al Personale, Pari opportunità e Diritti Giorgio Viale, ha aderito al manifesto “La salute nelle città: un bene Comune”.
Il manifesto si compone di 10 punti cardine, incentrati sul concetto di salute nelle città come bene comune e come diritto da garantire al cittadino.
Si tratta di un documento molto importante grazie al quale la salute viene posta al centro di tutte le politiche urbane e deve essere oggetto di azioni concrete per assicurare a tutti, in particolare ai giovani cittadini, una corretta alfabetizzazione e accessibilità all’informazione sanitaria, con particolare riferimento ai rischi per la salute nel contesto urbano.
Il passo successivo sarà poi quello di mettere in campo azioni concrete attraverso un apposito documento. L’obiettivo è incoraggiare stili di vita sani nei luoghi di lavoro, nelle grandi comunità e nelle famiglie, promuovendo una cultura alimentare appropriata, un miglioramento nell’accesso alle pratiche sportive e motorie per tutte le età e sviluppando politiche di trasporto urbano orientate alla sostenibilità ambientale.
Questa adesione consentirà all’Amministrazione di avanzare una richiesta al presidente dell’Health City Institute a all’Anci per essere inserita nel network C14, un programma che fornisce ad amministrazioni pubbliche e cittadini informazioni e conoscenze per contrastare il diabete, in stretta collaborazione con le società scientifiche e con i medici di medicina generale.
L’adesione al programma C14+ è il primo passo verso la predisposizione di una carta della salute della città metropolitana, che potrà trasformarsi in proposte concrete di policy per l’adozione di stili di vita che rendano i cittadini meno vulnerabili al diabete, malattia con forti ricadute non solo fisiche ma anche psicosociali ed economiche.
Le ultime statistiche rilevano infatti che oltre il 5 per cento della popolazione – ovvero 1 italiano su 18 – è affetto da una forma di diabete: si parla di più di 3 milioni di persone a rischio di continue complicanze e, nei casi più gravi, di decesso (i morti per la patologia sono circa 75 mila all’anno: 9 ogni ora). Forte anche l’impatto del diabete in termini economici: l’8 per cento del budget sanitario copre spese legate alla malattia e il costo medio annuo, per il Servizio Sanitario Nazionale, di una persona diabetica è di circa 2800 euro, che vanno a coprire ospedalizzazioni, dispositivi, farmaci specifici e prestazioni ambulatoriali.
«La legge affida ai sindaci la responsabilità della condizione di salute della popolazione del suo territorio – dichiara il sindaco Marco Bucci –. Non posso dunque che valutare positivamente il coinvolgimento dell’amministrazione comunale in network che promuovono le buone pratiche, l’accessibilità all’informazione sanitaria e la sensibilizzazione ai rischi per la salute nel contesto urbano. Insieme con Luciano Grasso, che è stato direttore generale della Asl 3 e ora è consulente in materia di sanità e ambiente presso la Struttura commissariale per la ricostruzione viadotto Polcevera stiamo pensando a un documento che possa dare gambe a progetti concreti per la salvaguardia della salute pubblica».
«Condivido le finalità di questo percorso che vede in prima linea i Comuni – sostiene l’assessore regionale alla sanità Sonia Viale –. Da parte mia darò il massimo sostegno alla città di Genova che è impegnata in questa iniziativa».
«La salute è un bene collettivo, da tutelare e incoraggiare con azioni concrete di prevenzione e informazione – dichiara l’assessore Viale –. Come amministrazione ci ritroviamo pienamente nella definizione di salute promossa da Health City Institute e OMS, intesa non come assenza di malattia ma come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”. Iniziare il percorso di adesione al progetto C14+ ci è sembrato un ottimo passo verso una città più consapevole e orientata al benessere».
Nella stessa ottica di promozione di un benessere correlato ad una vita più sana, l’Amministrazione sta anche iniziando il percorso di adesione al progetto “Rete della corsa e del cammino”, promosso da ANCI e Fidal, che si propone di promuovere l’attività motoria (correre e camminare) come strumento di prevenzione e di educazione ai sani stili di vita nelle nostre città.