Saldi al via da domani 4 gennaio. Ecco i consigli contro le fregature
L’associazione nazionale Globoconsumatori invita a prestare attenzione.
In un comunicato ufficiale ricorda che ci sono alcune regole da tenere presenti. Il primo consiglio e’ quello di “DIFFIDARE” DEI TEMPORARY STORE, CIOE’ DI QUEI NEGOZI CHE APRONO GIUSTO PER IL PERIODO DEI SALDI E POI CHIUDONO. TALI ESERCIZI VANNO COMPLETAMENTE CONTRO LO SPIRITO DEI “SALDI” CHE SONO PRINCIPALMENTE QUELLI DI ESITARE LE MERCI DI RIMANENZA DELLA STAGIONE CORRENTE, A VOLTE DISASSORTITA NELLE TAGLIE, SE SI PARLA DI ABBIGLIAMENTO, MA CERCANO DI “PROCURARSI” MERCE AL SOLO SCOPO DI “RAGGRANELLARE” UN PO’ DI DENARO ALLE SPALLE DEGLI IGNARI CONSUMATORI.
Tempo di saldi dunque ma occhio ai “bidoni”. La caccia al prezzo stracciato, all’affare può riservare delle cattive sorprese. I consumatori possono trovare nei negozi occasioni vere, con un buon rapporto qualità- prezzo, correttezza da parte dei negozianti e chiarezza dei prezzi. Gli esercizi commerciali, dovranno impegnarsi ad operare nel pieno rispetto della normativa della Regione e delle disposizioni Comunali. Ecco alcune delle regole da seguire:
1) Conservare sempre lo scontrino. Non è vero che i capi in svendita non possono essere sostituiti.
2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione, la merce che viene messa in saldo dovrà essere davvero quella di fine stagione e non fondi di magazzino.
3) Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo e la qualità.
4) Diffidare delle vetrine che non consentono di vedere all’interno, perché coperte da manifesti pubblicitari.
5) Pubblicità. Ricordare sempre che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato.
6) Prova dei capi: non c’è alcun obbligo. Tutto sta alla discrezionalità del negoziante.
7) Consigli per gli acquisti, non bisogna fermarsi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontare sempre i vari prezzi.
8) Negozi. Controllare che tra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce “vecchia” deve essere separata dalla “nuova”.
9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche nel periodo di saldi.
10) ”Nel caso in cui il consumatore dovesse rendersi conto che il prezzo del capo acquistato risulta maggiorato in virtù del saldo, può rivolgersi al Comune ed agli ispettori annonari per denunciare l’accaduto; e poi c’è ovviamente sempre Globoconsumatori per qualsiasi consiglio in merito.