Sposa ritrova la fede (nuziale) dopo 37 anni
Una signora di Villalvernia aveva perso il prezioso simbolo del suo matrimonio poco dopo essersi sposata: un uomo gliel'ha restituito.
VILLALVERNIA - Aveva perso la sua fede nuziale d’oro e, dopo 37 anni, ha potuto rimetterla al dito: è successo ad una signora di Villalvernia (nel Tortonese) che, dapprima incredula alla notizia del ritrovamento, ha potuto poi constatare di persona che l’anello recuperato era davvero il suo.
Il merito del ritrovamento è di Giancarlo Traverso, 58 anni, di Pasturana che, passeggiando per le campagne di questo paesino del Novese, è incappato con lo sguardo su quella fede nuziale, all’interno della quale erano riportati un nome, Serafina e la data del matrimonio, 26 aprile 1981. Il protagonista di questa vicenda a lieto fine non ci ha pensato due volte e, dopo aver messo in tasca l’oggetto - prezioso soprattutto per ciò che poteva rappresentare dal punto di vista religioso ed affettivo per la proprietaria che l’aveva smarrito – ha iniziato a fare delle ricerche, che lo hanno portano all’ufficio anagrafe di Villalvernia.
E’ stata il consigliere comunale Adele Masante, una volta individuata la sposa con l’aiuto dei dipendenti degli uffici preposti, a seguire di persona la gioiosa procedura di restituzione. Ed è stato, com’era giusto che fosse, colui che aveva ritrovato l’anello a consegnarlo ad una signora di mezza età, Serafina Manuele, che, molti anni prima, aveva perso la sua fede nuziale poco dopo essersi sposata, mentre, incinta della sua bambina, si era concessa un momento di svago in mezzo alla natura.
<Quando ho raccolto quella fede per terra e ho visto la data - racconta Giancarlo Traverso - sono sobbalzato: pure io mi ero sposato quel giorno. Vedere l'emozione di questa signora nei suoi occhi e nelle sue parole mi ha straripagato per le ricerche effettuate. Non credo di aver fatto nulla di eccezionale, ma sono contento di aver restituito un oggetto caro a questa sposa>.
<Un plauso da parte della nostra amministrazione comunale per il comportamento di questo signore – ha affermato il sindaco Franco Persi -, che è stato di esempio e modello di vita per tutti. Il suo gesto di rara correttezza e civiltà ci fa toccare con mano che, nonostante le brutte notizie che spesso vengono diffuse, esistono ancora persone di sana moralità e coscienza>.