Nursing Up Piemonte: "Azienda e Regione devono fornire risposte immediate"
PIEMONTE - Assunzioni, adeguata protezione degli operatori e adeguata gestione dei turni sono stati i temi principali posti al centro del confronto avvenuto oggi, venerdì 6 marzo, tra le parti sindacali e la Dirigenza della Città della salute e della Scienza di Torino.
Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie ha ribadito in quella sede e sostiene con forza la richiesta di immediate e improrogabili assunzioni per dare ossigeno al sistema che allo stato attuale si prepara ad affrontare la prossima settimana di emergenza contagio in una situazione più che critica.
Il sindacato ha inoltre ricordato come, attualmente, il personale infermieristico e i professionisti della sanità in ogni presidio piemontese stiano affrontando turni di 12-14 ore, molti anche posti in quarantena, senza dimenticare gli organici già messi a durissima prova dalla situazione e che si trovano a essere decimati.
Qui di seguito le azioni che, se richiesta di Nursing Up Piemonte, vanno attuate subito:
- Le Aziende sanitarie assumano il personale a tempo indeterminato non solo per l’emergenza, visto che gli infermieri servono al SSN, dove il turnover è fermo da oltre dieci anni. Si facciano scorrere le graduatorie, in modo da garantire l’immissione immediata in servizio di forze fresche. L’attuale situazione di carenze di organico, aggravata a causa della emergenza COVID-19, è frutto di anni di tagli lineari della spesa per il personale, che hanno impedito l’adeguamento dei fabbisogni alle mutate condizioni sociali ed alla maggiore complessità di patologie ed organizzativa. Altre modalità di assunzione possono servire a tamponare la situazione, ma non sono risolutive: urge assolutamente procedere all’adeguamento degli organici in via stabile e duratura per continuare a fornire all’utenza prestazioni di elevato livello qualitativo.
- È imprescindibile mettere come priorità la salute psico-fisica e la sicurezza degli operatori impegnati nell’assistenza ai pazienti, mediante la fornitura di tutti i DPI necessari che oggi sono quasi finiti. Vanno superate in tempi brevi le carenze di dispositivi di protezione individuale, adeguati per quantità ed idoneità certificata, la non completa chiarezza su come e quando usarli, per mettere in sicurezza la salute degli operatori. È quindi tassativo evitare il contagio di chi deve offrire assistenza ai pazienti: se si ammala chi deve curare la gente, chi fronteggerà l’emergenza: coloro che si erano proposti di gestire i pronto soccorso?
- Va ricordato il giusto riconoscimento economico agli operatori impegnati in questa difficile ed impegnativa attività, vanno deliberate risorse aggiuntive e l’applicazione corretta ed estensiva degli istituti contrattuali che prevedano specifiche indennità ricorrendo anche a fondi regionali dedicati o speciali individuate in relazione all’emergenza che stiamo affrontando.
- Visto che molte Aziende hanno correttamente sospeso tutte per delle attività chirurgiche non legate a patologie urgenti, per liberare il maggior numero di personale da dedicare alle attività finalizzate alla gestione della emergenza COVID-19, è necessario garantire che queste risorse siano strutturate in turni e servizi nel modo più adeguato ed efficiente per affrontare e circoscrivere il più possibile gli effetti della emergenza epidemica e sanitaria.
- A tutte le aziende sanitarie chiediamo di dare risposte puntali e corrette sull’applicazione dei vari istituti contrattuali esistenti, per la gestione della vita famigliare e privata, soprattutto a tutela dei minori, considerate le attuali direttive del Cdm sulla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.
Roberto Aleo, Segretario Provinciale del Nursing Up Torino specifica: “Per quel che riguarda la Città della Salute di Torino, oltre ai punti descritti, chiediamo uno sforzo perché ci venga data un’informazione corretta e puntuale su come si evolve la situazione, con un coinvolgimento vero di tutti, per diffondere informazioni corrette, evitando così eventuali improvvisazioni che generano ulteriori situazioni di tensione, le quali oggi più che mai sono dannose”.
Claudio Delli Carri, segretario regionale del Piemonte e Valle d’Aosta del Nursing Up conclude: “La Regione e le aziende mettano in campo le azioni descritte in questi cinque punti subito, immediatamente, senza attendere oltre. L’emergenza non aspetta i tempi della politica e delle discussioni. Gli ospedali e i pronto soccorso hanno bisogno di persone, infermieri e professionisti della sanità, adeguatamente protetti e per quanto possibile riposati e tranquilli psicologicamente, che possano gestire a meglio i pazienti”.