Italiani duri di comprendonio ed egoisti
Non c’è niente da fare, noi italiani siamo duri di comprendonio. I politici, le classi sociali, i medici, le autorità tutte si sgolano per dirci di stare a casa e noi, finti supereroi irresponsabili, egoisti e anche un po’ menefreghisti, continuiamo a fare i bastian contrari.
Ne sono triste testimonianza gli affollamenti dei giorni scorsi a Pegli, lungo i Navigli della movida milanese, ma anche nei salotti buoni delle città, soprattutto quelle più piccole delle cinture metropolitane.Un atteggiamento forse anche sospinto dalla paura di non avere la capacità ad assimilare che questo mostro chiamato covid 19 ci ha tutti relegati in libertà vigilata, frantumando quei principi di libertà sanciti dalla nostra costituzione.
I negozi stanno a poco a poco chiudendo i battenti, sospendendo le proprie attività in attesa che passi l’emergenza e forse queste chiusure forzate potrebbero allontanare la gente dal pensiero di voler uscire a tutti i costi per affollare strade principali, dove le misure di sicurezza imposte dal decreto Conte, sono solo un miraggio.
Quello che ci viene chiesto di fare è uno sforzo temporaneo, perché sarà solo restando a casa che si potranno limitare i danni, ingentissimi, che questo scellerato menefreghismo collettivo sta ulteriormente causando a un sistema attualmente in tilt e in clima di emergenza.Uscire per recarsi al lavoro, spostarsi solo per motivi urgenti, questo è quello che ci viene chiesto di fare.
Per evitare di far collassare il sistema sanitario, per scongiurare una crisi economica senza precedenti, per tornare tutti quanti il prima possibile alla normalità. Questo momento sta cambiando le nostre abitudini di vita e chissà che non porti a riscoprire nuove regole e antichi valori perduti. È solo nelle nostre mani e soprattutto nelle nostre coscienze