Coronavirus: la difficoltà di avere numeri aggiornati

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L’emergenza sanitaria che l’Italia sta vivendo a causa del Coronavirus e che sta mettendo a dura prova le regioni del nord ha – giocoforza – innescato una serie di meccanismi di riorganizzazione a più livelli e in più settori.

Il servizio andato in onda nel nostro TG

Il personale medico è stremato e vive quotidianamente una situazione caotica: mancano i presidi o vengono comunque recuperati con grande difficoltà presidi sanitari. Mancano risorse, anche umane. Ma si sta facendo il possibile e l’impossibile per salvare vite e garantire assistenza a tutti.

Il messaggio a stare in casa viene ripetuto da giorni: è l’unico modo per cercare di arginare il virus. È l’unico modo perché Covid-19 non si diffonda ulteriormente. Altrettanto pressante e delicato è il lavoro di comunicazione tra gli uffici preposti a mettere ordine tra i numeri delle persone che arrivano in ospedale e vengono ricoverate per Coronvirus sospetto o confermato. Stesso discorso vale per chi ha sintomi influenzali, ma non necessita di ricovero e che sta quindi in quarantena a casa ma non è detto che abbia effettuato il tampone.

Per questo motivo diventa molto complicato fornire dati aggiornati in tempo reale, anche se la popolazione vuole sapere, capire quanto i contagi stiano diffondendosi nelle cittadine e nei paesi in cui abitano. La gente vorrebbe essere rassicurata. Il meccanismo per avere, pur nel rispetto della privacy, i numeri dai centri zona, rischia – inevitabilmente – di non essere già più attuale nel momento in cui si sta fornendo la notizia. Il motivo è questo: il coronvirus corre veloce e gli uffici che devono fare da collante tra ospedali, centri di unità di crisi e le amministrazioni comunali a loro volta autorizzate a fornire dati, sono in sofferenza.

In quest’ottica vanno letti i dati: prendendo ad esempio la provincia di Alessandria, a Tortona ieri, mercoledì 18 maggio, risultavano ricoverate al Covid Hospital 102 persone, di cui 42 residenti in città e dall’inizio dell’emergenza sono risultati positivi 76 tortonesi, ma vanno conteggiati anche quanti sono in convalescenza, in isolamento al loro domicilio. Così capita anche che, nella stessa Alessandria ma pure a Novi Ligure, Casale Monferrato, Ovada, Acqui Terme, Valenza i canali ufficiali si attengano a quanto diramato loro dall’alto, ma la situazione di disagio e dei pesanti carichi di lavoro si ripercuotono anche nell’informazione che fa il possibile per essere puntale, pur nel marasma più totale.

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