Magistratura archivia caso pilota morto in incidente

Magistratura archivia caso pilota morto in incidente
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ALESSANDRIA - Archiviato dalla magistratura di Alessandria il fascicolo sulla morte di un esperto pilota, tradito da un colpo di vento. La motivazione: infondatezza del reato ipotizzato, cioè omicidio colposo.

Nessuno è responsabile della morte, a seguito di incidente aereo, di Francesco Scuderi, 59 anni, ex dipendente della Mecof di Belforte, socio dell’associazione aeromodellisti di Alessandria che gestisce la pista di Quargnento, il quale volava da almeno due decenni, ogni giorno.
A settembre 2017 morì proprio mentre con la passione e l’esperienza di sempre era in volo.
L’esperienza nei momenti imprevedibili trovò però impreparato anche chi, come lui, lo era, eccome.
Un pomeriggio di domenica partí da Sezzadio su un ultraleggero, c’era il sole, doveva effettuare pochi chilometri per arrivare a Quargnento, raggiungere la pista per aeromodelli in strada Croci, e inquadrarla dal cielo per poi salutare gli amici, non con un gesto della mano, ma con evoluzioni in volo: uno, due giri sul luogo, per dire “sono qui”.
Ma il vento è cambiato di colpo trasformando le condizioni meteo che gli hanno fatto perdere il controllo.
L’aereo in un baleno si è schiantato al suolo. Il pilota è morto lasciando un grande vuoto fra i tanti che lo apprezzavano e gli volevano bene.
Francesco Scuderi era infatti una persona con grandi doti, aveva mille interessi oltre al lavoro, impegnato in progetti umanitari, una di quelle persone che si definiscono belle per il loro comportamento.
La magistratura di Alessandria ha archiviato il fascicolo a carico di ignoti per infondatezza del reato ipotizzato, cioè l’omicidio colposo.

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