Piemonte: una piattaforma per mappare i cittadini malati o a rischio covid-19
Il Piemonte, unica regione in Italia, avrà una piattaforma alla quale potranno attingere le Prefetture, le Forze dell’Ordine, le Procure, i sindaci e a breve anche i medici di base, per conoscere la mappatura completa dei cittadini che hanno avuto a che fare con il Covid 19.
La piattaforma, illustrata poco fa dall’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi, che sarà accessibile tramite App, permetterà di conoscere in tempo reale l’anagrafica di ciascun paziente, il dettaglio del proprio caso, la richiesta di tampone, i risultati del tampone e se il soggetto si trova in terapia intensiva, in quarantena a casa o in struttura.
Un aiuto tangibile per evitare ogni forma di ulteriore contagio, al quale potranno attingere, ad esempio, le forze dell’ordine che si trovano ad effettuare un arresto o una perquisizione domiciliare e che in questo modo, tramite la piattaforma, possono conoscere lo stato di salute della persona con la quale si trovano a contatto.
500 sindaci si sono già accreditati e presto si aggiungeranno gli altri, a completare i 1181 comuni presenti su tutto il territorio piemontese.
Sul fronte sanitario, attualmente in Regione sono attivi 560 posti letto di terapia intensiva, dai 287 di partenza dall’emergenza.
Per quanto riguarda invece l’andamento della malattia, l’assessore Icardi ha detto che “Oggi siamo su un andamento logistico che prevede un tetto e una discesa. Siamo passati da un tasso di raddoppio di 2,4 giorni a un tasso di 7,2: questo vuol dire che ci stiamo assestando gradatamente. Si tratta di una curva che sta ancora crescendo, ma con una propensione sempre più bassa. Dire però oggi se in settimana saremo sul tetto della curva e quindi in prossimità della discesa, al momento è ancora impossibile”.
Intanto il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha fatto capire che molto probabilmente non sarà rispettata la data del 3 aprile per abrogare le ordinanze di contenimento, per cui il lockdown è destinato ad essere ulteriormente prorogato.