Coronavirus, Piemonte: 60mila mascherine a case di riposo e presidi socio-assistenziali
PIEMONTE - Le residenze e i presidi socio-assistenziali presenti sul territorio piemontese da ieri, venerdì 3 aprile, sono stati dotati di altre 60mila mascherine.
Si tratta della seconda tranche che riguarda la tipologia “chirurgica” e che fa seguito a una prima distribuzione di 42mila dispositivi “lavabili”.
La Protezione civile della Regione, con l’ausilio dei volontari, ha consegnato a tutti i presidi del Piemonte, comprese le Rsa, una dotazione complessiva di circa 102mila mascherine per consentire agli operatori di poter lavorare in sicurezza.
«Questa fornitura – sottolinea Chiara Caucino, assessore al Welfare – è un passo importante per dare adeguata protezione a chi rischia la propria vita quotidianamente, mettendosi al servizio di chi ha più bisogno in questo momento. È segno che la macchina regionale si sta muovendo con tutti i mezzi a disposizione, per supportare la gestione della salvaguardia e della tutela dei lavoratori e degli ospiti dei presidi socio-assistenziali. Gli assessorati regionali lavorano costantemente in sinergia e sono pienamente operativi per affrontare nel modo più incisivo e concreto possibile questa importante emergenza».
« Colgo l’occasione - commenta l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi - per ringraziare quanti stanno lavorando nelle strutture e nei presidi e i volontari del Coordinamento regionale della Protezione civile, della Croce Rossa italiana, dell’Associazione nazionale carabinieri, dell’Associazione nazionale alpini, del Corpo Volontari Antincendi Boschivi e dell’Anpas. Donne e uomini di grande coraggio, che non si risparmiano mai, dedicandosi agli altri senza indugio e senza paura. Sono tutti i giorni sul territorio a supporto dell’Unità di Crisi per gestire i grandi e piccoli problemi che coinvolgono i cittadini a tutti i livelli. Un supporto che si esprime non solo con le operazioni logistiche assegnate, ma che va ben oltre e si manifesta nelle parole di incoraggiamento, nei sorrisi e nei gesti di umanità che possono davvero fare la differenza».