Il regista Vanzina chiuderà ad Acqui la rassegna di cinema
ACQUI TERME - Il celebre regista presenterà il libro "Mio fratello Carlo" nella giornata finale della rassegna dedicata ai fratelli Vanzina.
Una rassegna cinematografica tutta all’italiana ha allietato le caldi serate dell’estate acquese con una serie di commedie che raccontano la società italiana vista attraverso gli occhi dei Vanzina: apprezzata dal pubblico acquese così come dai turisti, la rassegna cinematografica “Il cinema dei Vanzina – in ricordo di Carlo” organizzata dal Comune di Acqui Terme Assessorato alla Cultura e realizzata con la partecipazione di CD Movie di Carlo Martinotti si chiuderà con la prestigiosa presenza del regista Enrico Vanzina giovedì 3 ottobre alle ore 21 presso la Sala Conferenze dell’Ex Kaimano, Via Maggiorino Ferraris 3, Acqui Terme che presenterà il suo volume “Mio fratello Carlo”, edito da HarperCollins, dedicato al fratello scomparso prematuramente, con il quale Enrico ha realizzato le sue più importanti pellicole. Introdurrà l’incontro l’Assessore alla Cultura avv. Alessandra Terzolo, dialogheranno con l’Autore Maurizio Cabona e Carlo Sburlati.
Che cosa succede quando l’irruzione di un imprevisto spezza una simbiosi durata sessant’anni? Con uno stile meraviglioso e appassionato Enrico Vanzina restituisce ai lettori il dolore e l’amore per suo fratello Carlo. Un romanzo autobiografico commovente che ricostruisce il rapporto unico ma anche universale tra due fratelli, dalla nascita fino alla fine.
Enrico Vanzina, in Mio fratello Carlo, ripercorre la storia del loro rapporto, fino alla scoperta della malattia che ha colpito Carlo, portando, nel giro di un anno, alla sua scomparsa.
Mio fratello Carlo è, al tempo stesso, il racconto particolare e privato del rapporto di due fratelli che, uno sceneggiatore e scrittore, l’altro regista, hanno attraversato e segnato il mondo culturale italiano come pochi altri artisti nel XX secolo, la storia universale dello spaesamento, della rabbia, dell’essere umano di fronte al dolore profondo.
È un libro che commuove, che fa piangere, che fa riflettere sul senso della vita e della morte, che scandaglia i misteri della fede, che descrive in maniera impietosa il dolore di chi soffre e di chi vede soffrire una persona amata durante una malattia terminale. Ed è, innanzitutto, l’atto di amore di un fratello.
Dopo il successo di La sera a Roma, Enrico Vanzina dà una nuova prova del suo grandissimo talento letterario con una cronaca appassionante dei sentimenti, nei quali tutti possono riconoscersi, attraverso pagine secche, semplici, dirette, mosse da una pietà che non lascia spazio al sentimentalismo ma che arrivano con sincero calore nel cuore del lettore.
Enrico Vanzina, figlio del grande regista Steno, uno dei fondatori della commedia Italiana, vive nel mondo del cinema sin da quando è nato. Nel 1976 ha iniziato a scrivere sceneggiature e da allora ha collaborato con i maggiori esponenti del nostro cinema. Nel corso degli ultimi quarant’anni ha firmato, insieme al fratello Carlo, alcuni dei più grandi successi al botteghino italiano. Ha realizzato anche moltissime fiction televisive. Ha vinto il Nastro d’argento, la Grolla d’oro, il Premio De Sica e il Premio Flaiano. Ma il cinema e la tv non sono la sua unica occupazione. Ha collaborato con il Corriere della Sera e scrive ogni settimana su Il Messaggero. Ha pubblicato diversi libri, tra cui il recente La sera a Roma (Mondadori).