I contagi in Francia preoccupano Cirio e Toti

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Mentre l’attenzione resta puntata sull’evoluzione della gestione degli eventi sportivi dopo l’ultima notizia, rimbalzata ieri sera, dei 14 tesserati del Genoa positivi al coronavirus, l’altro aspetto che preoccupa – in particolare i governatori della Liguria e del Piemonte – è l’escalation di contagi Oltralpe.

Insieme, i presidenti Giovanni Toti e Alberto Cirio hanno infatti inviato una lunga lettera al premier Giuseppe Conte e ai ministri degli Esteri e della Salute, chiedendo un incontro urgente per affrontare un problema serio che supera non solo le competenze regionali, ma anche quelle dello Stato.

La questione è molto delicata e, in virtù della tutela della salute della popolazione, una delle probabili soluzioni per arginare il diffondersi del virus che sta pesantemente interessando il sud della Francia potrebbe portare alla decisione di chiudere i confini, ma è questa solo un’ipotesi, poiché c’è di mezzo il trattato di Shengen, zona di libera circolazione dove i controlli alle frontiere sono stati aboliti per tutti i viaggiatori, salvo circostanze eccezionali.

Intanto, al confine tra la Liguria e la Francia, il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino – nel prendere atto dall’interpretazione dell’ultimo Dpcm che non c'è obbligo di tampone per i frontalieri che si recano in Francia o nel Principato di Monaco e per i francesi che si trattengano in Italia fino a un massimo di 36 ore - ha annunciato un'ordinanza con la quale istituisce l'obbligo della mascherina h24 per chiunque si sposti in città. Il nuovo provvedimento prevede anche l'invito a evitare gli assembramenti e sanzioni che partono da 250 euro per arrivare a 1.500 euro nei casi più gravi o recidivi.

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