Novi Ligure: la maggioranza si spacca per il voto sugli impianti sportivi

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NOVI LIGURE - Tensioni e divisioni all'interno della maggioranza di centro-destra che governa la città dei Campionissimi.

È accaduto lunedì sera, lunedì 26 ottobre, in occasione del consiglio comunale che si è tenuto in videoconferenza.

Tra i temi all'ordine del giorno vi era il voto sulla proroga di 12 mesi della convenzione con la consulta SportInNovi, l'ente che gestisce gli impianti sportivi cittadini.

L'assessore allo Sport Costanzo Cuccuru ha così presentato un documento, già votato dalla maggioranza in una precedente commissione, per il rinnovo dell'accordo in scadenza il prossimo 31 dicembre.

Un voto che però non è nemmeno arrivato, dal momento in cui il sindaco Gian Paolo Cabella ha posto la sospensiva sulla tematica, in quanto alcune delle strutture non sarebbero a norma.

"Un mero pretesto", a detta dell'opposizione di centro-sinistra e non solo.

Alla decisione del primo cittadino novese si è infatti opposto il capogruppo della Lega Marco Bertoli, che si è astenuto, seguito dal parere contrario dei consiglieri Francesco Bonvini e Cristina Sabbadin.

Queste le dure parole pronunciate da Bertoli nel corso della seduta:

“Questa spaccatura ha solamente un effetto: indebolire il sindaco. In 25 anni di consiglio comunale non ho mai visto uno scempio simile, oltretutto su di una questione non importante, a cui siamo andati dietro per mesi. Cari consiglieri della Lega, rendetevi conto che così non si può andare avanti".

La sospensiva è poi passata per un solo voto, grazie al benestare di Lucia Zippo, capogruppo del Movimento 5 Stelle.

La discussione è quindi stata rinviata alla prossima commissione, la cui data deve ancora essere fissata.

Gli strascichi lasciati dall’assemblea sono però evidenti.

Il giorno successivo, fuori dalla sede novese della Lega sono comparsi striscioni, firmati “i cittadini”, contro gli stessi Bertoli, Bonvini e Sabbadin, bollati come dissidenti.

SportInNovi, attraverso il suo consiglio direttivo, ha intanto deciso all’unanimità di dare revoca alla richiesta di proroga.

Questo significa che dal primo gennaio non ci sarà più alcun ente gestore degli impianti.

Una bella gatta da pelare per l’amministrazione, che dovrà necessariamente preparare una gara pubblica per l’affidamento delle strutture in quella che potrebbe rivelarsi una vera lotta contro il tempo.

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